“L’Epifania tutte le feste porta via” e con esse anche moltissimi giovani.
Dopo i pranzi di famiglia, lo scambio di regali, le rimpatriate con gli amici, migliaia di ragazzi, ogni anno di questo periodo, lasciano il caldo abbraccio delle proprie origini per andare incontro al loro futuro.
Nell’a.a. 2016-2017 la Basilicata ha “perso” 2.356 studenti (su un totale di 3.108 immatricolazioni).
Una tendenza ormai radicata e destinata ad aumentare nel tempo, che lascia una regione, piena di possibilità in potenza, priva di qualsiasi valido sostegno cui aggrapparsi per risorgere.
Tra le cause maggiori che inducono a lasciare il nostro Paese: la mancanza di lavoro.
All’Italia va la maglia nera in materia di occupazione, con “il tasso più’ basso d’Europa” registrato per la fascia di persone comprese tra i 25-29 anni: il 54,6% rispetto ad una media europea del 75%.
Si attesta, per la stessa fascia di età, anche il tasso di Neet (chi non studia e non lavora) più alto d’Europa.
Questo lo scenario che si presenta: per l’Italia il 30,9% a fronte di una media Ue del 17.1%.
Ne è naturale conseguenza un tasso di alfabetizzazione “molto basso”: dei ragazzi compresi nella fascia d’età che va dai 25 e i 29 anni solo il 27,6% ha conseguito una laurea, “quasi 12 punti in meno rispetto alla media europea”.
Luigi Scaglione, Presidente del Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo e componente della Conferenza Stato/Regioni/CGIE, ha rilevato che sono 1066 le partenze ufficiali dalla Basilicata, pari allo 0,8% di quelle italiane, su un totale di 128.583, con una perdita di 30 miliardi nel Mezzogiorno, specialmente di laureati.
Questi i numeri dell’Emigrazione Lucana:
- in testa percentualmente il Comune di Castelgrande con i suoi 1378 iscritti all’Aire pari al 154% di incidenza rispetto alla popolazione residente;
- seguito da Montemurro con i suoi 1617 pari al 136,9%;
- Pescopagano con 2015 emigrati iscritti pari al 110,8%.
Percentuale di iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero):
- Marsico Nuovo ne ha 3175;
- San Fele 3029 e Oppido Lucano 2599;
- Satriano di Lucania 2242.
L’America centro meridionale raccoglie il 48,2% di Lucani, l’Europa il 43,9%.
Pessime notizie, queste, soprattutto perché, per quanto possa essere meravigliosa una terra, è il fattore umano che fa la differenza, scegliendo di degradarla o nutrirla di cultura e competenza.
Se fuggono le persone migliori, la speranza di un reale cambiamento rimane lontana anni luce.
Le partenze nascondono una doppia faccia: la voglia di riscatto, di fare ed essere apprezzati, ma, d’altro canto, anche la comprensibile paura di rischiare il tutto e per tutto nella bellezza dei nostri luoghi, simili a una pietra grezza, non lavorata, difficile da scolpire senza gli strumenti adeguati.
Con queste feste vanno via talenti, passioni, valori che ricevono poco qui ed ora, disposti, tuttavia, a dare moltissimo al mondo, rendendo la nostra Basilicata orgogliosa e, speriamo, anche più consapevole di quello che si sta lasciando sfuggire.
Non c’è nulla di più triste che vedere pullman colmi di menti brillanti lasciarsi alle spalle le proprie radici.