Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello:
“Chi oggi realmente assume l’atteggiamento di chi cade dal pero è il consigliere Braia che dimentica di essere stato membro autorevole della maggioranza degli ultimi dieci anni, durante i quali le criticità connesse alla carenza di medici ed operatori sanitari sono state affrontate dai precedenti governi con superficialità, attraverso vere e proprie scorciatoie.
A tal proposito si ricordi la richiesta di prestazioni di reperibilità pomeridiana anche nelle giornate infrasettimanali o l’emanazione della cosiddetta leggina, cioè la legge regionale, poi dichiarata incostituzionale, con cui si rinviava in Basilicata l’applicazione della normativa europea sull’orario di lavoro del personale sanitario: atti profondamente sbagliati, al cui cospetto la politica dovrebbe assumersi ogni responsabilità, liberando da qualsiasi incombenza quanti, i medici, non hanno fatto altro che eseguire le direttive delle aziende sanitarie.
Occorre ricordare, a quanti oggi si erigono a paladini delle esigenze dei medici e del personale sanitario, che la via maestra per risolvere i problemi connessi alla cronica carenza di personale negli ospedali della nostra regione era quella di procedere a nuovi assunzioni, sforando (come hanno fatto tutte le altre regioni d’Italia, comprese quelle soggette a piani di rientro) la regola secondo la quale la spesa sanitaria del personale doveva essere pari a quella sostenuta nel 2004 meno l’1,4%.
Paradossale che quelli che hanno creato il problema, oggi, si lamentino delle soluzioni che si cercano di approntare.
E’ opportuno assumersi tutte le responsabilità di scelte gestionali sbagliate, garantendo ai medici le migliori condizioni di svolgimento delle loro attività, soprattutto alla luce delle autentiche maratone di lavoro alle quali sono esposti da anni, con il conseguente rischio di erogare prestazioni oggettivamente delicate in condizioni di stress e stanchezza fisica e mentale.
Esattamente quello che ci proponiamo di garantire chiedendo ad esempio l’istituzione, nella prossima legge di bilancio, di un fondo ad hoc destinato a far fronte agli eventuali obblighi di restituzione, in capo ai medici della nostra regione, delle indennità dagli stessi percepite nel corso degli anni.
Verrebbero così ripristinate quelle regole di correttezza nei rapporti tra servizio sanitario regionale e i dipendenti, che è funzionale al raggiungimento degli obiettivi di salute della nostra comunità”.