“Stiamo assistendo ad un tentativo indecente di destabilizzare il concorso pubblico bandito dal Comune di Matera per l’assunzione di personale amministrativo.
Le dichiarazioni del consigliere comunale Rocco Buccico che invita alla mobilitazione i partecipanti al concorso, attraverso una fuorviante rappresentazione della realtà sono inaccettabili.
Così come non è accettabile che certi operatori dell’informazione si prestino alla divulgazione di notizie non verificate, specie quando non sono nella condizione di equidistanza dalle questioni che riguardano il Comune di Matera, avendo in corso una causa di lavoro con l’Amministrazione”.
E’ quanto sostiene il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, che aggiunge:
“In un articolo pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno di domenica 12 gennaio 2020 dal titolo “Seleziona la commissione, poi entra in graduatoria – Al sesto posto tra gli ammessi alle prove scritte proprio chi aveva preparato il bando”, si affermano cose non vere.
E’ falso che un dipendente comunale abbia selezionato la commissione, è falso che abbia preparato il bando pubblico ed è falso che abbia istruito la pratica per la nomina della commissione.
E’ accaduto invece che il dipendente comunale, assunto con contratto a tempo determinato in virtù delle leggi che regolano il regime speciale per Matera 2019 (Cat. C), abbia protocollato una propria nota (24 settembre 2019) in cui ha esplicitato il suo potenziale conflitto di interesse e denunciato la propria incompatibilità a svolgere le attività amministrative relative alle procedure concorsuali, in quanto interessato a parteciparvi.
E’ accertato che la Segretaria generale abbia, con un proprio atto, indicato i nomi dei dipendenti che dovevano occuparsi delle procedure relative al concorso, nonostante le linee guida dell’Anac chiariscano che non vi è alcuna incompatibilità laddove il ruolo ricoperto dal dipendente non sia in grado di influenzare la capacità decisionale.
Un lavoratore di categoria C non ha potestà ad adottare pareri, valutazioni tecniche, atti endoprocedimentali finali, capaci di influenzare l’attività amministrativa.
E’ inoltre assodato che l’istruttoria della pratica sia stata materialmente redatta da una funzionaria in servizio all’ufficio Personale.
Lo si evince dalla consultazione del software gestionale degli atti amministrativi che ha registrato da quali computer sia stato compilato e pubblicato l’atto, attraverso gli accessi al sistema.
La funzionaria che ha redatto il provvedimento ha utilizzato uno schema di determina già utilizzato per altri analoghi atti presenti nel sistema, su cui era inserito il nome del dipendente ritenuto incompatibile.
A conferma di tutto questo va rilevato che il lavoratore in questione, il giorno della pubblicazione della determina (15 novembre 2019) era assente dal servizio per un periodo di ferie di tre giorni, iniziati il 13 novembre.
Si rammenta, infine, che la società che ha gestito l’organizzazione del concorso è stata scelta attraverso una procedura pubblica attivata sul mercato elettronico Mepa.
Tutti questi atti sono pubblici e il consigliere comunale avrebbe potuto facilmente reperirli e documentarsi prima di gettare fango sull’operato dell’Amministrazione comunale.
Non è accettabile che chi riveste cariche istituzionali avveleni il clima politico attraverso accuse di rilevanza penale che hanno l’unico scopo di creare caos, utilizzando la sponda di compiacenti operatori del mondo dell’informazione. Adiremo le vie legali perché emergano chiare, in aula di tribunale, le responsabilità di ognuno in una vicenda indecente sotto ogni profilo morale e istituzionale.
Rubare il futuro alle giovani generazioni con strumentali falsità indirizzate ad alimentare una guerra di campo, anche a fini elettorali, è il peccato più vergognoso che possa essere compiuto da un rappresentante politico eletto per servire il popolo e per traguardare il bene comune”.