“La gente che non sa sognare non perdona chi realizza i propri sogni.
E forse c’è chi non mi perdona perché ho realizzato i sogni di una vita che sono venuti a maturazione.
Una vita di costanza, di caparbietà e di preveggenza che ovviamente non ho visto in questi segni collocati nell’aspra polemica e nell’arringa nei confronti del sindaco in consiglio comunale”.
Questo il cuore del discorso che il Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ha tenuto nel consiglio comunale e che non ha approvato la mozione di sfiducia presentata da 14 rappresentanti dell’opposizione nei confronti del primo cittadino.
Nella sua replica agli interventi dei consiglieri, de Ruggieri ha rivendicato i successi del proprio mandato, rammentando che:
“la composizione delle giunte è frutto dei rapporti di forza in consiglio comunale”.
Nell’evidenziare che l’idea del governissimo è partita da una delle forze di destra della coalizione che lo ha sostenuto in campagna elettorale per superare il “dissolvimento della coalizione”, de Ruggieri ha respinto la critica ai suoi governi di non aver avuto visione e programmazione.
Hub di San Rocco, Casa delle tecnologie, Parco della storia dell’uomo, Centro sperimentale di cinematografia, Accademia delle Belle arti e Istituto superiore delle industrie d’arte (Isia), Residenze artistiche teatrali, oltre a riunioni operative nella sede di Assolombarda a Milano, alla presenza di esponenti della finanza e delle imprese italiane e, recentemente, a Roma con funzionari e vertici dei Ministeri ed economisti, per attrarre investimenti e progetti sul territorio: sono il frutto di un lavoro che ha impegnato il Sindaco solo nel mese di dicembre 2019:
“Sono queste le cose sul tappeto e io a volte, dimenticando la mia età, faccio il giro del mondo per questa città, perché noi non possiamo oggi perdere la reputazione e il potere attrattivo che Matera ha.
Io sono un amministratore che non ha scelto di servire la città ma di lavorare alla missione che questa città ha in Italia e nel mondo.
Poi dobbiamo smarrirci in questi rivoli e tra queste calunnie.
Il Sindaco è burattino nelle mani di chi? Di Lucia Borgonzoni (Lega-ex Sottosegretaria alla Cultura e candidata presidente alla Regione Emilia Romagna, ndr) con cui ho lavorato, insieme al mio assessore alla Cultura, Giampaolo D’Andrea, per portare a Matera la sede del Centro sperimentale di cinematografia?
Il 16 dicembre 2019 il CdA della Fondazione ha definito che Matera sarà sede della scuola.
E ancora: abbiamo costruito un rapporto fecondo con Mirella Liuzzi (Sottosegretaria lucana del M5S, ndr). Sono un suo burattino, visto che insieme abbiamo costruito insieme il processo della Case della tecnologia a Matera?
L’11 dicembre insieme a Mirella Liuzzi ero al Mise per firmare il contratto. Siamo l’unica città in Italia ad avere una struttura simile in cui il Governo investe 15 milioni di euro per fare occupare informatici e ingegneri che oggi sono disoccupati e vanno fuori a lavorare.
C’è stata un’interrogazione di un parlamentare di Forza Italia che ha chiesto perché, dei 30 milioni disponibili per questo progetto, 15 sono stati dati a Matera e la mia collega di Torino, Appendino si è lamentata perché lei non può fare a Torino la Casa della tecnologia perché Matera ha preso tutti i soldi.
E noi saremmo le marionette degli altri?
In tempi lontani, con l’onorevole Maria Antezza abbiamo lavorato per garantire alla città la possibilità di rafforzare l’organico comunale: ero un burattino nelle mani di Maria Antezza quando abbiamo incontrato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi?
Vedete come i fatti smentiscono le parole e come tutto questo diventa un dato disarmante, non per il Sindaco, perché il sindaco ha la forza legata alla sua missione di cancellare con un sorriso queste frecciate velenose che una minoranza disperata oggi porta in campo in questo consiglio comunale.
Si dimentica il lavoro della segretaria generale nel predisporre i bandi di concorso per l’assunzione di 25 persone.
Da 30 anni non si facevano concorsi al Comune e abbiamo in piedi un meccanismo di concorsi che entro l’anno potrebbero portarci a far lavorare 70 persone nel Comune, se non ci sono interferenze perverse che possono bloccare questi percorsi.
In questa specie di cavalcata velenosa che è stata tracciata sono stati ignorati completamente i due cardini che questo governo, in cinque anni, è fiero di aver realizzato: la reputazione internazionale della città e la fierezza dei suoi che nessuno può.
Sono gli elementi forti che possono diventare vantaggi competitivi che la città può avere nel contesto nazionale e internazionale.
Nessuno può contestare che il potere territoriale della città è cresciuto e l’attenzione del mondo è su questa città.
Vi sfido a dire il contrario.
E vi sembra poco?
Voi potete togliermi il vestito da Sindaco, ma non potrete mai eliminare il mio vestito di cittadino libero di Matera che lavora per questa città da circa 65 anni e che spera di continuare a lavorare per essa per altri 65 anni”.