“Il trasferimento degli uffici Ueca (Ufficio erogazioni comunitarie in agricoltura) da Matera a Potenza e la situazione dell’Ufficio difesa del suolo, ormai precipitata negli ultimi mesi, sono solo le ultime conseguenze di azioni e decisioni di questo governo regionale di centro destra.
Si confermi, piuttosto, una visione di insieme che valorizzi le sedi periferiche a partire da Matera e Potenza e se ne definiscano i ruoli e le potenzialità in funzione delle competenze e delle caratteristiche che il territorio stesso esprime.
Turismo, edilizia, agricoltura e non solo: è inaccettabile che si danneggi Matera e la sua provincia e si penalizzino dipendenti, cittadini e imprese su questi temi che trainano la Basilicata stessa”.
Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva che aggiunge:
“Faccio un appello doveroso al presidente della Giunta Bardi perché riveda la delibera e rafforzi, piuttosto, Matera in termini di organico e di autonomia degli uffici.
Si sta lavorando al contrario di quanto fatto negli ultimi anni, testimonianza è questa decisione presa su Ueca che, nonostante tutto ha, insieme agli uffici del dipartimento, dimostrato nell’organizzazione attuale capacità ed efficienza (sempre da migliorare).
Si è evitato, infatti, anche quest’anno il disimpegno e oggi si vedono spostare la sede della dirigenza a Potenza, senza nessuna motivazione o visone organica e strategica per un mondo che ha percentualmente nella provincia di Matera la propria forza economica trainante, con migliaia di operatori che quotidianamente frequentano gli uffici che oggi contano su un organico finalmente adeguato alle incombenze e necessità.
Non vogliamo pensare che queste operazioni si facciano solo per convenienze logistiche personali, senza valutarne impatto sulla intera comunità.
Come più volte segnalato anche dagli ordini professionali, era già di dominio pubblico la situazione critica dell’ufficio difesa del suolo di Matera che si è sempre occupato, per il territorio provinciale, della difesa dal rischio idrogeologico e degli interventi urgenti per la tutela della pubblica e privata incolumità, nonché di vigilanza sull’edilizia in zona sismica, svolgendo attività immani con personale oggi numericamente ridotto all’osso.
Non è questione di campanilismo, ma la situazione impone una profonda riflessione politica su quanto sta accadendo e decisioni immediate che siano in controtendenza.
Con il pensionamento dell’ultimo dirigente, l’ufficio difesa del suolo di Matera è stato accorpato in un unico ufficio con l’omologo ufficio difesa del suolo di Potenza.
Nel corso di questi ultimi anni la sede di Matera (oramai non più ufficio) ha visto sempre più un impoverimento delle funzioni a esso attribuite e del personale poiché i funzionari in quiescenza non sono stati integrati con nuove unità.
Attualmente le posizioni organizzative e il personale è ridotto, sconta l’assenza di dirigente con un interim e tale condizione genera ritardi nell’espletamento delle pratiche, con grandi disagi per l’utenza e il comparto economico edile.
Sarebbe auspicabile, quantomeno, ripristinare lo stato del personale degli anni scorsi magari avendo più tecnici che amministrativi per il corretto funzionamento della sede di Matera, ormai allo sbando.
In ultimo ricordiamo anche al presidente del Consiglio Cicala che, dopo tante promesse fatte a inizio mandato, nulla è riuscito a smuovere sulla poco dignitosa condizione in cui versano gli uffici del Consiglio regionale a Matera, confinati in condizioni tutt’altro che degne di una istituzione regionale nell’ultimo piano della sede della Provincia, senza sevizi, senza impianto di condizionamento e sale riunioni, con problemi di infiltrazioni e senza un minimo di decoro.
All’immobilismo politico e alla mancanza di attenzione su temi come turismo e cultura, fondamentali per il futuro della città dei Sassi si aggiunge l’assenza totale di decisioni di prospettiva a partire da quelle che riguardano la Fondazione Matera 2019 e la Lucana Film commission.
Sommiamoci oggi anche un mancanza della benché minima visione strategica e organizzativa degli uffici regionali che possa rispettare la città di Matera e con essa l’intera comunità provinciale che serve, e abbiamo completato – mi auguro veramente di no – l’operazione smantellamento”.