Matera: “questi lavoratori sono rimasti letteralmente a piedi”. La denuncia

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato ufficiale della UILM di Basilicata:

“Sono settimane che la UILM di Basilicata, per nome e per conto dei lavoratori del Centro Oli di Viggiano – della provincia di Matera – denuncia la mancata attivazione del servizio di trasporto pubblico.

Una lunga storia iniziata da una legge regionale incentrata dall’uso del condizionale ‘può prorogare’ che veniva interpretata dalle istituzioni locali e provinciali in maniera restrittiva e ciò non consentiva la riattivazione del servizio di trasporto pubblico; la legge è stata modificata nei termini garantendo dunque una vera proroga fino al 30 Marzo, data entro la quale la Regione Basilicata presenterà il nuovo piano per il trasporto pubblico regionale.

La modifica dunque è arrivata, cosi come richiesto anche dal Presidente della Provincia di Matera, dalla Cotrab, ma ad oggi i lavoratori sono rimasti letteralmente a piedi visto che il servizio pubblico non è stato ancora riattivato e ciò mette a rischio quotidianamente la vita dei lavoratori, i quali hanno un dovere: quello di raggiungere il proprio posto di lavoro ma anche un diritto, quello di raggiungerlo attraverso un adeguato servizio pubblico regionale.

Abbiamo come Uilm contattato tutti gli attori di questa brutta vicenda e abbiamo appreso, attraverso l’interlocuzione del rappresentante delle autolinee Nolè, che ad oggi in realtà non c’è nessuna comunicazione di chi, in questo caso la provincia di Matera, Cotrab, che formalmente comunicano la riattivazione del suddetto servizio.

La solita catena di sant’Antonio, difficile da risalire; ma soprattutto vorremmo evidenziare e denunciare le molteplici sollecitazioni anche telefoniche nei confronti del Presidente della Provincia di Matera che preferisce trincerarsi dietro il silenzio più assoluto evitando di rispondere al telefono, ed è paradossale non avere informazioni da trasferire ai lavoratori.

Abbiamo interessato anche la Prefettura di Potenza e ci auguriamo che i protagonisti di questa ‘catena’ possano avere un balzo di senso civico e soprattutto siano risolutivi del problema.

Nel frattempo chiediamo all’assessore Merra di intervenire e di ripristinare il servizio di trasporto pubblico a favore di questi lavoratori e di spezzare una volta per tutte questa catena infinita.

Da questa vicenda emerge il ‘marcio’ strutturale di una gestione del trasporto pubblico lucano affidato ad attori che vivono e si alimentano di burocrazia senza minimamene pensare che dall’altra parte ci sono cittadini, lavoratori che hanno necessità di avere risposte affinché gli stessi possano rendere esigibile un proprio dovere civico, sociale e normativo: quello di giungere sul posto di lavoro attraverso un piccolo autobus che garantisca loro anche la propria incolumità”.