Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Basilicata:
“Le segreterie regionali, alla luce di quanto sta avvenendo al Crob di Rionero, la cui direzione ha annunciato l’effettuazione di tamponi e test rapidi a tutte le maestranze che a vario titolo operano nella struttura, chiedono al direttore dell’ospedale San Carlo di Potenza, Massimo Barresi, all’Asp e all’Asm di adottare con urgenza le medesime misure anche nei nosocomi potentino e materano e in tutti i presidi sanitari periferici.
Nonostante i continui avvisi e denunce, continuiamo a constatare le gravi inadempienze nei confronti degli operatori della sanità e dei servizi esternalizzati (pulizia, mensa, vigilanza, ausilariato), che fronteggiano in prima linea l’emergenza legata al Covid 19, lavoratori e lavoratrici la cui salute va tutelata adeguatamente per salvaguardare se stessi ma anche chiunque possa entrare in contatto con loro, dai colleghi ai familiari.
Bene quindi le misure del Crob, che ha accolto le nostre richieste.
Resta incomprensibile l’atteggiamento di Barresi, totalmente sordo alle nostre richieste e ignaro del fatto che il tampone al solo personale sanitario non mette a riparo né il personale stesso né i degenti degli ospedali, esponendoli al rischio derivante dal possibile contagio dai lavoratori dei servizi.
Chiediamo pertanto l’estensione dei tamponi a tutto il personale sopraindicato e la dotazione di adeguati dispositivi di protezione individuale.
I contagi in Basilicata appaiono ancora contenuti, ma non possiamo abbassare la guardia.
Quanto si è verificato al centro di riabilitazione Don Gnocchi di Tricarico, ma gli stessi casi di contagi agli ospedali Potenza e Villa d’Agri tra il personale sanitari ci mette ulteriormente in allarme.
Si intervenga adesso, prima di trovarci ad affrontare irreparabili conseguenze”.