Di seguito una dichiarazione diffusa dal consigliere regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva:
“Ho presentato ben 21 proposte, insieme ai colleghi consiglieri di centro sinistra, in una piattaforma articolata che abbiamo inviato al Presidente Bardi, per il rilancio e la ripartenza della nostra terra, a partire dall’emergenza da gestire ma già pensando al futuro.
La Regione Basilicata dovrebbe innanzitutto utilizzare le risorse per costituire un fondo unico di solidarietà e rinascita regionale per le emergenze in generale e per le calamità come questa particolare del coronavirus, oltre che tutte le risorse rivenienti dal petrolio previste per il 2020/2021 da inserire nel fondo e un grande piano per rilanciare il marketing turistico, territoriale e enogastronomico del post emergenza.
Dove possiamo prendere le risorse? Ho provato a rispondere a questo quesito con suggerimenti immediatamente applicabili.
Sicuramente dalle royalties nazionali non utilizzate per le previsioni di bilancio 2020 e chiedendo una anticipazione delle royalties 2021/2022 o la ritrattazione temporanea delle stesse.
Ancora, il 3 per cento della ex carta carburante, le compensazioni ambientali di Total del 2020/2021 e le compensazioni ambientali Eni che sono ancora da sottoscrivere.
Si potrebbe ridurre la quota delle entrate previsionali 2020/2023, mettendo in piedi uno strumento come il credito di imposta regionale a fronte di misure di spesa a favore delle imprese.
Chiedere un utilizzo libero dei fondi non impegnati ancora di Fse e Fesr da aggiungere ai trasferimenti che eventualmente arriveranno dallo stato per gestire l’emergenza.
Ci sono alcune azioni importanti da intraprendere subito, praticamente a costo zero per la Basilicata, come l’accelerare tutti i pagamenti della regione e degli enti sub regionali.
Se serve finanza/cassa accendere mutui laddove possibile e fare intese con gli istituti di credito per le anticipazioni finanziarie.
Apprezzabile la proroga delle scadenze dei bandi dei vari dipartimenti regionali da marzo a maggio, ora occorre rimandare di almeno due mesi le scadenze Irap e il bollo auto o almeno proporzionalmente al tempo dell’emergenza.
C’è una questione che segnalo già da mesi, l’estensione delle concessioni balneari sino al 2033 perché ora più che mai bisogna dare certezze agli operatori che vivranno una stagione difficile.
Poi, costringere Total e Tecnimont a pagare i crediti pregressi dei sub fornitori Technimont: è arrivato il momento che l’assessore Cupparo agisca.
Si accantonino per qualche tempo le nomine e le tattiche politichee si rimettano in azione tutte le agenzie che con il bilancio potrebbero operare.
Basta con le penalizzazioni di azioni che invece possono andare avanti (vedi la Film Commission in primis ma anche rifinanziare le attività della Fondazione Matera già 2019 previste) e che coinvolgono decine di addetti culturali a vario livello.
Occorre rivedere e modificare oppure proprio ritirare il bando pubblicato dalla Regione Basilicata per la concessione dei piccoli prestiti, da 5 a 30 mila euro, a tasso agevolato a favore delle micro imprese e dei professionisti, per due principali motivi: di fatto il Fondo di garanzia per le Pmi che sta per varare il governo prevede garanzia al 100 per cento per i prestiti fino a 25.000 euro, senza alcuna valutazione del merito di credito.
Inoltre, si può arrivare al 100 per cento con la contro garanzia dei Confidi ecc. e, infine, la troppa burocrazia prevista è anacronistica e non adeguata al momento di emergenza che stiamo vivendo che richiede piuttosto semplificazione.
Ci sono poi alcune azioni ad impatto finanziario che il governo regionale potrebbe attivare immediatamente, tra cui finanziare il Fuel (Fondo unico Enti locali) per ridurre proporzionalmente Tari e Tasi a tutte le partite Iva che sono state obbligate alla chiusura perché inserite nei Codici Ateco come attività non essenziali.
È il momento di pensare a ridurre Irap o bollo auto in proporzione al tempo di stop decretato a livello nazionale per l’emergenza, in dodicesimi.
La crisi è sulle spalle di comparti essenziali per lo sviluppo della nostra regione.
È urgente che si prendano misure a sostegno degli operatori turistici, dei commercianti, degli artigiani professionisti, degli albergatori, dei ristoratori per i qualiè previsto il 75 per cento di volume di affari in meno.
Pensiamo, ad esempio, ad istituire dei voucher e micro prestiti che possano essere restituibili nel tempo a tasso zero o dei voucher in conto capitale per le agenzie turistiche e per le imprese culturali.
Si incrementi il Fondo di garanzia micro imprese sul circolante e si proponga da parte della regione al sistema del credito una moratoria su tutte le rate, anche con spostamento e ridefinizione di piani di ammortamento.
Infine, tra le proposte che spingerò fortemente perché vengano realizzate, un grande campagna di comunicazione post-emergenza di promozione turistica e dell’agroalimentare, coordinata da Apt per riprendere a spingere sin da subito la destinazione turistica ‘Basilicata’ nelle sue mille connotazioni e orientare al consumo dei prodotti ‘Made in Basilicata’.
Questo si può fare utilizzando in maniera coordinata tutti i fondi a tale scopo esistenti – e da aggiungere – per Apt e ridestando quelli dei vari dipartimenti, oggi non utilizzati, per la partecipazione eventi e fiere ormai saltate (come Vinitaly, Olivarum, Salone del mobile etc…)”.