Dopo il Coronavirus:
“Fare della ‘Cava del sole’ di Matera uno spazio dove sperimentare nuove regole e un nuovo modo”.
Così Paolo Verri sulle colonne di Repubblica, il giorno dopo la fine del suo incarico di direttore di Matera 2019.
Del suo soggiorno nella Città dei Sassi, sempre al noto quotidiano, racconta:
“Matera era un’utopia positiva, noi scrivemmo un dossier di candidatura credendo davvero che la città e la regione avessero qualità da far valere.
Nel 2013 già entrare nella ‘short list’ delle candidature era un successo.
Nella presentazione al Maxxi di Roma pensavamo che avrebbe vinto Lecce, poi tifammo Ravenna.
E quel 17 ottobre 2014, quando il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, annunciò la vittoria di Matera
Non ho mai avuto né paura né il dubbio che non fossimo all’altezza.
Certo sono stati anni di duro lavoro, con persone eccellenti, in ogni campo.
Nel 2019 ogni giorno sveglia presto e poi al lavoro fino a sera.
Mi mancheranno alcuni anziani che incontravo ogni sera e mi chiedevano del lavoro fatto, incoraggiandomi.
Dopo il covid-19, Matera si riprenderà del tutto e lo dicono gli esperti internazionali.
Nella seconda metà del 2022 i livelli saranno quelli del 2019.
Ma bisogna puntare su Cava del sole e la sperimentazione di nuovi modi di tenere insieme migliaia di persone nello stesso spazio, sul 5G e sul progetto di farne una città universitaria fortemente innovativa.
Le città si cambiano con le persone, ecco la lezione che viene da Matera”.
E voi, cosa ne pensate?