“La discarica di La Martella è chiusa ed inagibile da anni, i rifiuti vengono conferiti in altri impianti, con altri costi per la comunità; è in corso, inoltre, una procedura di infrazione comunitaria, che impone la realizzazione di lavori di risanamento e bonifica, già peraltro finanziati con risorse fino a 10,5 milioni di euro.
La bomba ecologica della discarica di La Martella non riesce ad essere disinnescata, pur disponendo delle risorse pubbliche per annullare la sua pericolosa”.
E’ un quadro preciso, quello delineato dal consigliere regionale Enzo Acito (FI), già assessore al Comune di Matera, in merito alla questione della discarica de La Martella.
“Letta in questi termini la questione sembrerebbe di quelle da affrontare e risolvere con urgenza, un allert importante per gli amministratori della cosa pubblica a Matera.
Ed invece i lavori di bonifica della discarica de La Martella non risultano meritevoli di attenzione tanto da richiedere un’apposita e dimenticata variazione al Piano triennale dei lavori pubblici.
Una ‘dimenticanza’ che non trova spiegazioni, e che del resto rende impossibile poter procedere con il bando di gara per l’affidamento dei lavori di risanamento dell’area.
Ma andiamo per gradi: la Regione Basilicata è interessata dalla ‘procedura di infrazione comunitaria relativa alle discariche di rifiuti’.
Questa procedura di infrazione riguarda anche la piattaforma integrata dei rifiuti non pericolosi sita in località ‘La Martella’ del comune di Matera.
Sono, pertanto, state individuate ingenti risorse.
Con il Contratto istituzionale di sviluppo, per 3,00 milioni di euro, per cui Invitalia ha provveduto ad indire una procedura aperta per l’affidamento dell’incarico per la redazione del progetto definitivo, del progetto esecutivo e per la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione relativi agli interventi ambientali urgenti per la discarica sita in località La Martella nel comune di Matera.
La Giunta regionale di Basilicata ha poi approvato la scheda ‘Interventi di chiusura e messa in sicurezza dei settori di discarica della piattaforma gestione rifiuti di località La Martella del comune di Matera’ per ulteriori 3,00 milioni di euro a valere sul Patto per lo Sviluppo della Regione Basilicata – FSC 2014-2020.
Infine la Giunta regionale di Basilicata, nell’ambito della procedura negoziale di cui alla d.G.r. n. 628/2017 (e s.m.i.), ha ritenuto di individuare le ulteriori risorse economiche necessarie per la realizzazione di tutti quegli interventi per il superamento dalla richiamata procedura di infrazione, pari a 4,55 milioni di euro a valere sulle risorse del Po Fesr Basilicata 2014-2020 e dell’Fsc 2014-2020 (Patto per lo Sviluppo della Regione Basilicata).
Il totale delle risorse già disponibili per la realizzazione dei lavori di bonifica della discarica de La Martella ammontano, quindi a 10.5 milioni di euro.
La Giunta regionale di Basilicata ha inoltre nominato l’ing. Salvatore Margiotta in qualità di ‘commissario ad acta’ per poter svolgere gli interventi necessari ed assumere tutte le iniziative utili alla positiva e celere soluzione della procedura di infrazione della piattaforma gestione rifiuti di La Martella.
Già in data 24/04/2020 il commissario Margiotta ha chiesto al Sindaco di Matera di procedere all’approvazione della variazione al Piano triennale dei lavori pubblici con gli interventi di bonifica finanziati, i cui progetti sono già stati definiti, e per cui si rende necessaria l’approvazione per il prosieguo delle attività propedeutiche all’appalto dei relativi lavori, con ogni ragionevole urgenza.
Rileviamo che il comune di Matera non ha ritenuto di procedere, nonostante l’urgenza evidente, come peraltro sollecitato dal commissario nella recente comunicazione.
Non si è provveduto, quindi, ad approvare, sinora, la variazione al Piano triennale dei lavori pubblici per inserire il progetto della discarica de La Martella, non consentendo, quindi, la realizzazione dei lavori finalizzati a risolvere una questione che si trascina da troppi anni, il che farebbe uscire la Regione Basilicata dalla procedura di infrazione per le discariche ed eliminerebbe un’emergenza ambientale non più sostenibile per la salvaguardia dell’immagine della Città e della salute dei cittadini; sarebbe anche opportuno verificare quanta di questa amnesia amministrativa sia connessa direttamente alla necessità di generare volutamente criticità, per essere costretti a pregare l’intervento urgente ed indifferibile di presunti salvatori della Patria”.