Anche la città di Matera chiede a gran voce giustizia per George Floyd, l’uomo afroamericano che il 25 Maggio ha perso la vita, dopo essere stato assassinato da un agente della polizia di Minneapolis.
Le immagini del fermo, che in breve tempo hanno fatto il giro del mondo, ritraggono l’uomo negli istanti che precedono il decesso urlare: “I can’t breathe” (Non posso respirare), a causa del ginocchio premuto dall’agente sul suo collo.
Un episodio che non ha lasciato indifferente la giovane materana Elena Esposito che, assieme ad altri studenti, è scesa in piazza per protestare “contro tutte le ingiustizie” al grido “Lasciateci respirare“:
“Siamo qui per dimostrare che la comunità materana c’è, è sensibile e non è indifferente.
Siamo uniti per dimostrare che c’è solidarietà e vicinanza al di là di ogni confine e di ogni distanza geografica.
LASCIATECI RESPIRARE in un mondo giusto, equo, in cui chiunque appartenga a minoranze non venga guardato con diffidenza e disprezzo, ma venga incluso e integrato.
LASCIATECI RESPIRARE in un mondo che riconosce e valorizza le diversità e che ragiona all’insegna dell’uguaglianza e del rispetto tra pari”.
Ecco alcune immagini.