L’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, in una nota, dichiara:
“Ha fatto molto bene il segretario della Fillea CGIL di Matera, Fernando Mega, a sollecitare nei giorni scorsi l’attenzione sulla ferrovia Ferrandina-Matera.
Infrastruttura utile per il turismo e l’economia della città dei Sassi e della Basilicata che dovrebbe essere un investimento prioritario per le nostre istituzioni, così come evidenziato nel 2019 dai vertici sindacali nazionali Landini (CGIL), Furlan (CISL) e Barbagallo (UIL) durante la loro visita a Matera.
Sollecitazioni giunte, inoltre, da diversi esponenti politici nazionali e, nei giorni scorsi, persino dall’intellettuale Massimo Cacciari.
‘Matera Ferrovia Nazionale’ è in costante collegamento con Rete Ferroviaria Italiana (RFI) di Bari per essere aggiornata e quindi informare i cittadini.
Qualche mese fa, infatti, nella stazione di Ferrandina – scalo Matera l’Associazione ha tenuto un importante incontro (con parlamentari, autorità regionali, sindaci e assessori, tecnici del Gruppo FS, sindacalisti, imprenditori e cittadini), per fare il punto sullo stato dell’arte della tratta Ferrandina-Matera.
Tra l’altro, una ferrovia che nei mesi scorsi le FS e il Ministero dell’Infrastrutture hanno inserito tra le priorità, annunciando anche la nomina a breve di un commissario al fine di velocizzare l’iter burocratico e quindi la riapertura dei cantieri.
In quell’occasione proprio RFI confermò che stava rispettando il cronoprogramma avendo già realizzato la ‘riprogettazione’ della linea (secondo i nuovi e più stringenti standard europei), gli stessi previsti dall’ ‘Agenzia nazionale sulla sicurezza ferroviaria’ dopo il disastro del 2017 sulla Andria-Corato delle Sud-Est.
Quindi passaggi obbligati!
Per questi lavori aggiuntivi fu confermata la disponibilità di altri 50 milioni di euro per realizzare nella galleria Miglionico le vie di fuga (non previste nel precedente progetto).
Lavori che a questo punto faranno slittare la chiusura dei cantieri di circa un anno.
Purtroppo, anche il Covid-19 sta creando rallentamenti nei passaggi burocratici a Roma, di fronte ai quali la nostra Associazione non demorde e con tenacia continua a tenere alta l’attenzione.
Tuttavia, siamo convinti che se negli anni scorsi ci fossero state da parte della politica locale (Comune di Matera e Regione Basilicata innanzitutto ma non solo) continue e trasversali sollecitazioni in vista dei flussi turistici del 2019 le Ferrovie dello Stato sarebbero arrivate nella nostra città a chiusura del grande evento.
Abbiamo continuato ad assistere, invece, a un immobilismo inquietante nonostante la completa disponibilità sia di fondi pubblici che del Governo centrale.
Ignorando l’esigenza di collegare Matera alla ferrovia nazionale e incuranti della necessità di creare lavoro nel settore delle costruzioni e il rilancio dell’imprenditoria di Jesce e La Martella.
Pertanto, coloro che credono nella rinascita di Matera e della Basilicata, e non accettano il penalizzante isolamento attuale, possono sostenerci senza preclusioni né condizionamenti.
Serve, infatti, una grande battaglia della cittadinanza condivisa con ‘Matera Ferrovia Nazionale’, sindacati, stampa, associazioni imprenditoriali e società civile per ottenere un’opera irrinunciabile, ma finora sottovalutata in una realtà che, dopo i fasti del 2019, guarda con preoccupazione al futuro socio-economico della comunità”.