Così il consigliere regionale di Italia Viva, Luca Braia, sulla questione Ferrovia Matera-Ferrandina:
“Noi andiamo avanti e presenteremo ugualmente una istanza ufficiale direttamente al Mit per confermare l’iscrizione delle opere nel decreto semplificazione.
Del resto il finanziamento ha già la matrice del Centro sinistra, non abbiamo certo bisogno, a questo punto, della condivisione con la Lega o con questo Centro Destra che fa capo al Presidente Bardi che dimostrano la loro indifferenza e forse contrarietà ad un tema critico per i collegamenti della nostra regione.
La richiesta la rappresenteremo al Governo Nazionale.
Possiamo fare a meno del Consiglio, sperando sempre, però, che le istanze di modifica del Piano dei Trasporti possano vedere il suo coinvolgimento.
Il Consiglio regionale ha reputato inopportuna e ha bocciato la nostra richiesta di discussione e voto sulla mozione con la quale chiediamo al presidente Bardi e alla sua Giunta l’impegno a modificare e integrare il Piano regionale dei Trasporti 2016-2026 e di adoperarsi attivamente per l’accelerazione dei lavori di completamento della tratta ferroviaria, anche chiedendo al Governo l’inserimento dell’opera nel Decreto ‘Italia Veloce’ in via di definizione presso il Mit che affiancherà il ‘Decreto Semplificazione’.
Chiedevamo con la mozione anche l’impegno a stipulare le opportune intese di coordinamento con i governi delle regioni vicine Puglia e Campania per fare le dovute pressioni sul governo nazionale affinché consideri e programmi l’ulteriore collegamento della Ferrandina-Matera con Bari-Taranto attraverso Gioia del Colle o, comunque, attraverso altro tracciato ritenuto tecnicamente ed economicamente più consigliabile e opportuno, con meta Bari.
Il completamento della tratta ferroviaria Ferrandina–Matera e la progettazione e realizzazione della tratta ferroviaria Matera-Gioia del Colle–Bari è cruciale e non solo perché da 150 anni la città di Matera aspetta il collegamento ferroviario con la rete nazionale, più volte promesso e mai realizzato, ma perché tale collegamento è indispensabile, tra l’altro, per dare grande impulso ai settori produttivi agevolando la circolazione nazionale di persone e merci ed in particolare al comparto turismo provinciale e regionale, oltre che utile far uscire dall’isolamento i comuni dell’alta collina Materana ed in particolare quelli di Stigliano, Aliano, Cirigliano, Gorgoglione, Accettura, San Mauro Forte alcuni dei quali, secondo dati Istat, a rischio estinzione.
Ricordiamo che fu l’on. Maria Antezza l’autrice dell’emendamento che rifinanziava l’opera per 210 milioni di euro e che c’è da ringraziare, in questi anni, l’azione propulsiva dell’Associazione Matera Ferrovia Nazionale e del suo presidente Nicola Pavese.
La tratta Ferrandina–Matera non è bastevole all’inserimento organico della città di Matera nel circuito nazionale e internazionale; la prosecuzione verso Gioia del Colle-Bari, rappresenta una imprescindibile soluzione per un collegamento razionale, economico e altamente funzionale tra il Tirreno e l’Adriatico solo realizzando il circuito Napoli-Salerno-Potenza-Ferrandina-Matera-Gioia del Colle-Bari.
Un simile ‘anello’ legherà il Tirreno all‘Adriatico letteralmente ‘bucando’ il cuore del Mezzogiorno tutto, che attualmente va registrando sempre più il suo isolamento al di qua della barriera ferroviaria che di fatto si è creata a Salerno.
Il congiungimento ferroviario Tirreno-Adriatico non cancella ma anzi potenzia il collegamento con lo stesso Ionio, unendo tre mari e relativi porti, secondo un sogno che fu già dell’allora Presidente del Consiglio on. Zanardelli (legge n.140/1904).
Riteniamo che tale imponente infrastruttura determinerà l’inserimento del Mezzogiorno, finalmente, nella ‘storia’ d’Italia e d’Europa.
L’infrastruttura sarà vitale per l’economia e le produzioni pugliesi, calabresi e lucane.
Il problema, pertanto, non è solo di viaggiatori o turisti, ma di agricoltura, industria, commercio e artigianato, e non è solo lucano o materano, ma meridionale.
Il collegamento con Bari, infatti, non è in conflitto con la linea Matera-Bari a gestione Fal, a scartamento ridotto, che serve una miriade di Comuni dell’area murgiana, frequentata soprattutto da studenti e lavoratori pendolari da e per Bari”.