Dopo 4 giorni e 4 notti, è stato raggiunto l’accordo sul Recovery Fund (Fondo di recupero) e Bilancio Ue 2021-2027.
A chi si chiede di che cosa si tratti, parliamo (per dirla con le parole del Premier) di:
“Un fondo per la ripresa con titoli comuni europei per finanziare la ripresa di tutti i Paesi più colpiti, tra cui l’Italia”.
L’intesa porta in dote al nostro Paese ben 209 miliardi.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha dichiarato:
“Un momento storico per l’Europa e per l’Italia.
Abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso e adeguato alla crisi che stiamo vivendo.
Avremo una grande responsabilità: con 209 miliardi abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza e cambiare volto al Paese.
Ora dobbiamo correre.
Abbiamo conseguito questo risultato tutelando la dignità del nostro Paese e l’autonomia delle istituzioni comunitarie.
Il governo è forte e che questo accordo ne rafforza l’azione.
Devo ringraziare tutti ministri.
Devo ringraziare anche le forze di maggioranza che, unite e compatte, hanno sostenuto l’azione del governo.
Devo ringraziare anche le forze di opposizione, soprattutto alcuni esponenti che, pur tra legittime critiche, hanno ben compreso l’importanza storica della posta in gioco.
Abbiamo già elaborato progetti e condiviso con tutte le componenti della società.
Rimane un ultimo confronto con le opposizioni, dopodiché avremo un quadro definito dei progetti.
Dovremo declinarne la priorità e individuare quelli da selezionare in prospettiva europea.
La costruzione di una task force operativa, al di là di uno staff che ha già lavorato al piano di Rilancio, sarà una delle priorità che andremo a definire in questi giorni perché dovrà partire al più presto.
Il Recovery Fund è la priorità e spero possa contribuire a distrarre l’attenzione morbosa attorno al Mes (Fondo salva-Stati, è un’organizzazione internazionale a carattere regionale nata come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona euro).
Di Mes abbiamo discusso tanto e immagino continueremo a parlarne: il Mes non è il nostro obiettivo, l’obiettivo è valutare il quadro di finanza pubblica e le necessità e valutare gli strumenti nel migliore interesse dell’Italia.
Il piano che oggi approviamo ha assoluta priorità nell’interesse dell’Italia.
Ci sono prestiti molto vantaggiosi”.