Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa, trasmesso per disposizione del Procuratore della Repubblica:
“A seguito di attività d’indagine coordinata da questa Procura della Repubblica ed eseguita da personale della Polizia di Stato in forza alla Squadra Mobile ed alla Digos sono state sottoposte a misura cautelare 16 persone, tutte coinvolte nei tragici fatti del 19 gennaio scorso; dove nel corso di un’aggressione preordinata da parte dei tifosi del Rionero ai danni di quelli del Melfi perse la vita un tifoso rionerese.
Nell’immediatezza dell’evento furono tratti in arresto 26 ultrà sorpresi, dalla Polizia di Stato intervenuta subito sul posto, in prossimità del luogo scelto per il vero e proprio agguato ossia la stazione ferroviaria di Vaglio di Basilicata.
Successivamente si è sviluppata una complessa attività di indagine comprensiva di attività volta alla ricerca di prove scientifiche, quali acquisizione di campioni biologici, prove digitali attraverso analisi informatica del contenuto dei telefoni cellulari sequestrati nonché intercettazioni telefoniche e monitoraggio dei siti d’area.
L’attività espletata ha consentito di individuare altri soggetti coinvolti nell’aggressione ai tifosi del Melfi e di accertare, a livello di gravità indiziaria, la premeditazione dell’azione, la quale nelle intenzioni degli autori doveva avere le caratteristiche di una vera e propria imboscata.
Ciò innanzi tutto per la scelta del luogo, la stazione di Vaglio di Basilicata, che si trovava lungo il percorso che necessariamente avrebbero dovuto fare entrambe le tifoserie ed era soprattutto idonea per un’azione a sorpresa e per una successiva fuga.
In secondo luogo, per essersi travisati ancora prima dell’arrivo delle auto della tifoseria ‘nemica’ come si è appurato grazie all’escussione di persone che poco prima dell’evento transitavano nei pressi della suddetta stazione.
In terzo luogo, nelle chat di gruppo dei tifosi sotto indagine, espressioni del tipo: ‘andiamo a fare Nassirya’ oltre ad essere indice di odio e di intendimenti violenti è un chiaro segno di premeditazione di un’azione organizzata con stile para-militare, vale a dire appostamento in un luogo adatto e prossimo alla direttrice di marcia del ‘nemico’
per attenderlo e poi attaccarlo di sorpresa.
Alla luce delle risultanze investigative il Gip presso il Tribunale di Potenza ha in buona parte accolto la richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata da Questa Procura, disponendo nei confronti di:
1. ASQUINO Giovanni, nato a Melfi (PZ) il 21/01/1972, l’obbligo di dimora;
2. ASQUINO Antonio, nato a Rionero in Vulture (PZ) il 01/01/1976, gli Arr. dom;
3. CASSANO Antonio nato a Melfi (PZ) 11 09/06/1990, l’obbligo di dimora;
4. CATENACCI Christian, nato a Melfi (PZ) il 10/03/1988 l’obbligo di dimora;
5. BENCIVENGA Donato, nato il 22.10.1989 a Melfi (PZ), Arr.Dom.;
6. D’ALESSANDRO Simone, nato a Melfi (PZ) in data 14.09.1992, l’obbligo di dimora;
7. DE NICOLA Antonello, nato il 16.3.1987 a Melfi (PZ) l’obbligo di dimora;
8. DE NICOLA Francesco Gerardo, nato a Melfi (PZ) il 26/10/1982, Arr. dom;
9. DI LORENZO Fabio, nato a Melfi (PZ) il 02/02/1994, l’obbligo di dimora;
10. DI PASQUALE Claudio, nato a Melfi (PZ) il 13/05/1987, l’obbligo di dimora;
11. LAPADULA Stefano, nato a Melfi (PZ) il 12/05/1991, Arr.Dom;
12. PRISCO Franco, nato a Rionero in Vulture il 04.07.1970, l’obbligo di dimora;
13. ROMANIELLO Michele, nato a Melfi (PZ) in data 30.11.1996, l’obbligo di dimora;
14. SCIOSCIA Giovanni, nato a Melfi (PZ) il 23.01.1989, l’obbligo di dimora;
15. VARLOTTA Donato, nato a Melfi (PZ) in data 30.06.1994, l’obbligo di dimora;
16. SANTORO Alessio, nato a Melfi (PZ) in data 09.03.1991, l’obbligo di dimora”.