Rotonda festeggia oggi i 100 anni di “nonna” Maria Antonia De Cunto, l’unica cittadina rotondese (PZ) vivente ad aver superato attualmente il fatidico traguardo del secolo di vita.
L’Amministrazione Comunale rotondese, rappresentata dalla Vice – Sindaca Maria Giulia De Cristofaro, le ha fatto visita omaggiandole una pergamena per l’importante traguardo raggiunto.
Come si legge sulla pergamena:
“La sua età è un dono.
Lei consegna alle nuove generazioni un prezioso patrimonio di tradizioni, valori e storie”.
Come racconta l’Amministrazione Comunale:
“Nata Rotonda il 3 agosto 1920, da Antonio De Cunto Antonio e Annamaria Bonifacio (conosciuta come Domenica), Maria Antonia sopravvisse alla sorellina gemella, chiamata Angela, che muore subito dopo i primi vagiti.
Maria Antonia si dimostra curiosa, vispa e irrequieta fin dai primi anni di vita, tanto da sentirsi ripetere spesso dalla madre che a Rotonda non ci sono bambine terribili come lei.
Durante la sua infanzia, infatti, si rende protagonista di alcuni episodi singolari, come quello accaduto all’età di quattro anni, in occasione della fiera di Pasquetta.
Improvvisamente sfugge al controllo dei genitori, perché attratta dalla cavità di un tronco di quercia, che per un po’ di tempo diventa il suo nascondiglio.
Da lì, senza essere notata, si diverte ad osservare i genitori preoccupati che la cercano, fino a quando suo padre, passando vicino all’albero, la sente ridere e riesce a ritrovarla.
Frequenta l’asilo e poi le scuole elementari fino alla classe quinta.
Di questi anni ricorda in particolare il fatto di essere stata considerata “diversa” durante il regime fascista: non indossava la divisa imposta dalla dittatura e veniva esclusa dalle varie manifestazioni, in quanto figlia di un socialista.
Inizialmente per lei era inconcepibile, ma poi, crescendo, comprese la situazione e ne diventa orgogliosa.
Dal 1932 al 1934 accudisce la nonna paterna, bisognosa di assistenza, e a 15 anni conosce Giuseppe Di Napoli, più grande di lei di cinque anni, che sposa il 10 dicembre 1938.
Nel 1939 lascia Rotonda e si trasferisce a Santa Maria Capua Vetere, dove visse fino al 1969.
Gli anni trascorsi in Campania hanno lasciato dei ricordi indelebili, come la nascita dei figli, le esperienze legate alla Seconda guerra mondiale, al dopoguerra e al successivo boom economico.
Sono ancora vivi nei suoi ricordi gli episodi della guerra: i bombardamenti, le sirene, il pane razionato, la fame, ma anche la fiducia nel futuro durante la ricostruzione.
Nel 1969 avviene il trasferimento a Torino, che abbandona definitivamente nel luglio 2020, per ritornare a Rotonda e festeggiare i 100 anni, circondata da parenti e amici.
Sebbene non abbia proseguito gli studi e abbia svolto il lavoro di casalinga, Maria Antonia, ormai per tutti “nonna Tetta”, si è dimostrata curiosa e si è interessata ad ogni forma di sapere.
Ha affrontato le vicende della sua vita con caparbietà e determinazione, dimostrando uno spirito libero dai vari condizionamenti.
Come donna, pur consapevole del suo ruolo nella società del Novecento, ha cercato di distinguersi anche all’interno della sua famiglia, manifestando apertamente le sue opinioni, spesso controcorrente, ed assumendo un ruolo attivo e anticonformista.
Durante la sua vita si è occupata, oltre che dei suoi 4 figli (Franco, Anna, Domenica e Antonio) anche dei suoi 9 nipoti e degli 11 pronipoti, che amorevolmente la definiscono “nonna bis”.
Il carattere aperto e la tenacia, dimostrata in particolare nei momenti più difficili della sua esistenza, ispirano ancora oggi quanti hanno la possibilità e la fortuna di conoscerla, soprattutto di questi tempi, in cui abbiamo tutti bisogno di una forte iniezione di fiducia”.
Auguroni di cuore anche dalla nostra Redazione.