Il premier Giuseppe Conte al Corriere della sera, in vista del prossimo Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri), dichiara:
“Sulla pandemia il governo ha agito da subito con ‘cautela’ ma anche ‘misure proporzionate a quanto stava accadendo’, ora serve ‘sostenere una effettiva ripartenza’.
Alcune ‘aperture’ verranno inserite.
E sulla scuola garantisce: ‘E’ il mio impegno con giovani, famiglie, Paese. Il mio impegno con insegnanti e personale. La scuola riparte, non ci sono dubbi‘.
Io lo so che non avremo nuove chiusure, che non rischiamo nuovi lockdown.
Lo so perché abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per questo e su questo ogni giorno.
Siamo impegnati come governo, come Protezione civile, come comitato tecnico scientifico.
Siamo tranquilli perché abbiamo creato una rete sanitaria efficace ed efficiente.
Se adesso ci lodano tutti i governi stranieri vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto. Io tutto questo non voglio sprecarlo.
Non avremo nuovi lockdown, ritorno a normalità è vicino.
Io lo so che non avremo nuove chiusure, che non rischiamo nuovi lockdown.
Lo so perché abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per questo e su questo ogni giorno.
Se adesso ci lodano tutti i governi stranieri vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto.
Io tutto questo non voglio sprecarlo.
Abbiamo gestito un’emergenza che non aveva precedenti al mondo.
Non voglio negare che ci possano essere stati alcuni errori o sbavature, ma si tratta comunque di aspetti che hanno avuto un impatto minimo.
Voglio dire ai cittadini che il ritorno alla normalità è ormai vicino e queste aperture che inseriremo nel Dpcm lo dimostrano.
Ribadirò questo messaggio nelle prossime ore, convinto che loro abbiano già compreso come questa politica dei piccoli passi, procedendo in maniera graduale, ci farà uscire da una tragedia che ci ha travolti tutti.
Via libera alle crociere ma non è ancora tempo per le discoteche – Le navi devono tornare a viaggiare perché il turismo è un pezzo fondamentale dell’economia.
Come anche i convegni, solo così le attività possono riprendere.
Ho grande soddisfazione a vedere chi ci derideva costretto a coprire naso e bocca e soprattutto a consigliare a tutti, giovani prima di tutto, che bisogna essere prudenti.
Sulle discoteche sono molto prudente, non mi sembra ancora opportuno concedere il permesso, troppo pericoloso.
Si suda, si beve insieme, si sta vicini.
Io l’impazienza dei gestori la comprendo, tutto quello che si ferma rischia di essere perduto.
So che ci sono famiglie che hanno problemi ad arrivare a fine mese e di questo ci siamo fatti carico, so che la crisi di bar, ristoranti, locali pubblici può influire in maniera pesante.
Ma ballare tutti appiccicati come si fa?
Questo non è tornare a vivere, è rischiare troppo”.