“Ci sono le condizioni per far ripartire le lezioni il 24 Settembre”.
Lo ha detto in consiglio regionale il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Il governatore ha esaminato la situazione degli istituti, spiegando che:
“Alcune carenze stanno per essere colmate.
Evitare assembramenti, usare la mascherina e lavare spesso le mani sono misure che dobbiamo continuare ad osservare.
Dobbiamo essere fiduciosi e attenti”.
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva, spiega
“Sulla prossima riapertura delle scuole in Basilicata, fissata dopo il rinvio deciso dal presidente della Regione Vito Bardi al prossimo 24 Settembre, serve la massima trasparenza e il massimo impegno per garantire che il tutto avvenga in sicurezza senza ulteriori intoppi.
Ringrazio il presidente Bardi per aver relazionato in aula, dopo mia richiesta specifica, sullo stato dell’arte a 16 giorni appunto dalla ripresa delle attività scolastiche.
Prego lo stesso presidente Bardi di tenere costantemente aggiornato il Consiglio regionale su un tema che è fondamentale per le nostre comunità perché la cultura offre esattamente la misura della civiltà di un popolo e noi lucani in questo non siamo secondi a nessuno.
Io credo che sia indispensabile informare non solo il Consiglio regionale ma soprattutto i cittadini lucani di quanto sta avvenendo.
La comunicazione in questa fase di emergenza che purtroppo ci troviamo a vivere da mesi, così come abbiamo imparato anche a nostre spese, è un pezzo fondamentale della sicurezza di tutti noi.
E parlando di scuola è fondamentale per gli insegnanti, il personale scolastico, le famiglie e naturalmente gli studenti vivere la quotidianità con serenità.
La relazione del presidente Bardi, al quale ho anche consegnato una serie di approfondimenti sulle maggiori criticità che mi sono state trasferite da docenti e semplici cittadini, mi pare possa essere foriera di un percorso di chiarezza indispensabile per non alimentare un clima di sfiducia e di incertezza che non possiamo permetterci.
Da parte nostra c’è la massima disponibilità a lavorare intensamente per risolvere i problemi e non acuirli con sterili polemiche.
Sono soddisfatto.
Ho coofirmato la legge con il collega Giovanni Vizziello perché ne condivido i principi.
Ho contribuito con emendamenti il cui spirito ha migliorato questa norma, innalzando l’età dei richiedenti, la gradualità del contributo più alto nei primi anni e con la considerazione dell’Isee solo come parametro di graduatoria e non requisito di accesso, proprio per aiutare non sempre gli stessi ma in questo caso le giovani coppie di professionisti le cui difficoltà sono aggravate dall’emergenza Covid”.