In una nota il Sindaco, Viviana Verri, la Giunta e il Consiglio Comunale intero di Pisticci (MT), dichiarano:
“ci stringiamo alla famiglia delle due giovanissime ragazze, vittime negli scorsi giorni di violenza sessuale, un reato ‘brutale, grave ed efferato’, come lo ha definito il Procuratore Capo di Matera, Dott. Pietro Argentino, che si ringrazia unitamente alla Squadra Mobile di Matera e al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pisticci, per le attività di indagine avviate nell’immediatezza dei fatti, che hanno permesso di portare oggi all’esecuzione di quattro arresti ai danni di alcuni dei presunti colpevoli di tanta atrocità.
Sono tanti i sentimenti che in queste ore si agitano nella nostra comunità: da un lato il comprensibile sconcerto e la rabbia per un fatto che genera enorme allarme sociale, in un paese che a simili episodi non è abituato e non potrà mai abituarsi, dall’altro la solidarietà dimostrata alle famiglie devastate da tanta violenza, attraverso gesti simbolici ma importanti come i fiocchi rosa che stanno popolando i balconi delle abitazioni.
Ci affidiamo ora con fiducia all’operato della magistratura affinché giustizia venga fatta, ma riteniamo altresì doveroso richiamare all’unità tutta la cittadinanza, perché la violenza non generi altra violenza e i social non vengano utilizzati per celebrare processi sommari e inneggiare a pene che non appartengono ad un popolo civile, ma soltanto per veicolare iniziative e messaggi che ribadiscano come questa comunità abbia un volto ben diverso da quello della brutalità, mostrata da un fatto che deve rimanere una pagina triste ma isolata della nostra storia cittadina.
Chiediamo perdono, a nome della città che rappresentiamo, alle vittime e alle loro famiglie, che hanno avuto la forza di denunciare l’accaduto, consentendo agli inquirenti di perseguire subito i presunti colpevoli e costituendo un esempio di grande coraggio per tutte le persone che sono vittime di violenza.
L’attenzione delle Istituzioni è massima e per questo il Comune di Pisticci chiederà, attraverso il proprio ufficio legale, di costituirsi parte civile nel procedimento penale che verrà instaurato, a tutela dei diritti inviolabili della persona e della libertà di autodeterminazione delle donne”.