La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia aggravati e minaccia aggravata un pensionato ottantunenne di Matera.
Al 113 è pervenuta la richiesta urgente di aiuto da un’abitazione sita in una contrada del capoluogo, dove un uomo anziano aveva imbracciato un fucile da caccia con cui minacciava la moglie, la figlia e la nipote di 12 anni.
Prontamente, gli agenti della Squadra Volante si sono portati sul posto dove è venuta loro incontro la richiedente, visibilmente scossa, riferendo quanto era appena accaduto.
Mentre erano a tavola per il pranzo è scoppiata una lite in merito a questioni economiche e l’anziano genitore, in preda a un forte stato di collera, si è alzato ed è andato in un locale adiacente all’appartamento utilizzato come studio, dove ha afferrato il suo fucile da caccia ed è tornato verso l’abitazione.
Comprese le cattive intenzioni dell’uomo, la moglie, la figlia e la nipote si sono affrettate a rinchiudersi nella casa, serrando porte e finestre per impedirgli l’accesso.
L’anziano allora ha cercato con il calcio del fucile di sfondare la porta senza riuscirvi, poi ha esploso un colpo di fucile in aria.
Quindi ha fatto il giro lungo il perimetro dell’abitazione riuscendo a trovare un varco per entrare, ha raggiunto le due donne e la nipote e ha puntato il fucile contro la moglie.
La ragazzina, in lacrime, si è però frapposta tra il nonno e la nonna, supplicandolo di non sparare e di smetterla.
L’uomo ha così desistito e, dopo aver occultato il fucile, si è allontanato a bordo della sua automobile.
Sul posto gli agenti hanno cercato e ritrovato nello studio, nascosta tra due materassi, un fucile calibro 12 Browing legalmente detenuto, che è stato sequestrato unitamente a 33 cartucce calibro 12 e a quella esplosa davanti all’abitazione.
Mentre erano ancora in corso le operazioni per ricostruire l’accaduto, l’uomo è tornato e subito le donne si sono nuovamente barricate in casa per la paura, ma questa volta sono intervenuti gli agenti che lo hanno prontamente bloccato.
Le donne hanno poi riferito di essere da tempo vittime di aggressioni verbali e fisiche da parte del loro congiunto.
L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di una parente in un comune limitrofo.
È stato attivato il protocollo a sostegno delle vittime di violenza domestica.