Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Dino Potenza, presidente dell’Associazione Gestori Impianti Sportivi – Agis – Assopalestre:
“Le palestre sono state considerate ‘inutili’ come la movida, sulla base di pregiudizi e senza razionalità.
La settimana scorsa, dopo l’ultimatum del Presidente Conte, i Carabinieri del Nas hanno controllato molte palestre in Basilicata, come in tutta Italia, e da quanto ci risulta non sono state riscontrate irregolarità.
I gestori si sono impegnati tanto per rendere le strutture sicure, nel rispetto di normative molto rigide.
Inoltre, non ci sono stati focolai nelle palestre o piscine, tali da giustificarne la chiusura.
Chi ha considerato l’attività motoria ‘non indispensabile’, tanto da poterla sacrificare subito come la movida, non conosce e non considera le evidenze scientifiche: milioni di praticanti costretti alla sedentarietà subiranno un calo delle difese immunitarie, con aumento del rischio di contagio negli ambienti di lavoro e a scuola.
Dopo l’interruzione dell’attività fisica, aumentano anche i sintomi depressivi.
E’ un danno alla salute psico-fisica della popolazione già molto stressata.
Chi pensa che il settore delle palestre e piscine possa funzionare con il sistema ‘start e stop’ si sbaglia.
Molte strutture sportive non riapriranno mai più.
Ci dicono che sono previsti indennizzi, chi ascolta può credere che avremo un risarcimento totale, ma la realtà è che dopo il primo lockdown lo Stato ha sostenuto le palestre con un contributo economico insignificante rispetto al danno subìto.
Anche la Regione Basilicata ha dato una piccolissima somma di 500 – 1000 euro a pioggia a tutte le società sportive, ma non ha sostenuto per nulla i gestori.
Questa seconda chiusura è un colpo mortale al settore”.