La quarta Commissione consiliare permanente (Politica sociale), presieduta da Massimo Zullino (Lega), ha audito i rappresentanti della Cigl, Cisl, Uil di Matera, rispettivamente Eustachio Nicoletti, Giuseppe Amatulli e Bruno Di Cuia e il referente dell’Associazione Amici della Biblioteca “T. Stigliani”, Angelo Bianchi, sulla situazione della biblioteca.
È stato Nicoletti, a nome di tutti, ad illustrare ai componenti della commissione la situazione.
Ha spiegato Nicoletti:
“La situazione è delicata ma accomuna anche quella dell’Archivio di Stato e altri contenitori culturali che Matera 2019 non ha risolto.
La biblioteca Stigliani fu istituita nel 1933 per volontà della Provincia che assegnò all’avv. Pasquale Dragone il ruolo di direttore.
Dal 1963 al 1987 la biblioteca ha avuto un periodo di grande sviluppo.
L’Amministrazione provinciale incrementò notevolmente i fondi per l’acquisto di libri e per la promozione culturale.
Furono istituiti la sala ragazzi ed il Centro sistema bibliotecario provinciale che coordinava e supportava le biblioteche comunali, istituite in tutti i comuni della provincia di Matera.
Alla fine del 1975 in tutto il territorio provinciale funzionavano ben 29 biblioteche comunali.
Con il terremoto del 1980, l’edificio di Piazza San Giovanni subì notevoli danni alle strutture e la biblioteca fu trasferita provvisoriamente nel Convento dei Cappuccini al Rione Agna.
Nel 1985 si decise di destinare il Convento dell’Annunziata a sede della biblioteca e iniziò la progettazione dei lavori di restauro e ristrutturazione.
La nuova (ed attuale) sede della Biblioteca è stata inaugurata dal Presidente del Consiglio Romano Prodi il 14 Maggio 1998.
La Biblioteca ‘Tommaso Stigliani’ rappresenta la principale via di accesso (completamente gratuita) ad una grande quantità di materiale per la cultura e l’istruzione, l’istituzione culturale nel senso più pieno del termine, per questo suo ruolo di luogo di incontro e discussione dei cittadini e delle cittadine che lo frequentano abitualmente.
Ha un patrimonio di circa 300.000 volumi: circa 200.000 appartengono al fondo moderno, testi giuridici (aggiornati sempre all’anno corrente), di medicina, di letteratura contemporanea e classica, testi scientifici, di storia, geografia, ecc., documenti antichi, pergamene, manoscritti, incunaboli e donazioni fatte da alcune famiglie locali (come ad es. la famiglia Gattini) e testi provenienti dai conventi soppressi.
Esiste un catalogo online che comprende libri, cd, dvd ed e-book e sono proposte anche visite guidate per le scolaresche con un un sistema wifi completamente libero.
Mediamente è frequentata da 270 persone al giorno: è biblioteca di pubblica lettura; biblioteca di studio, conservazione e ricerca; luogo d’intrattenimento dove la collettività ha l’abitudine di conversare e di confrontarsi.
Ad oggi, per problematiche strutturali, funzionali, organizzative ma anche di personale viene di fatto messo in discussione lo storico ‘ruolo pubblico di promozione culturale’ svolto da questa struttura.
Il personale in servizio è praticamente dimezzato.
A fronte di una pianta organica di 44 unità, attualmente in servizio sono solo in 23.
Mancano alcune mansioni specifiche ed essenziali.
Con il riordino delle funzioni delle province il personale è passato alle dipendenze della Regione Basilicata e l’Amministrazione provinciale è l’ente proprietario di Palazzo dell’Annunziata e di tutto il patrimonio librario della Biblioteca Stigliani.
Mancano i bibliotecari (almeno 3), il direttore di biblioteca iscritto all’albo nazionale e tutti gli altri profili.
Alla carenza di personale si aggiunge una situazione strutturale della biblioteca, accolta nel Palazzo dell’Annunziata, a dir poco preoccupante:
- ci sono infiltrazioni d’acqua dai tetti e dai lucernari che interessano particolarmente il terzo piano dovuto alla cattiva coibentazione e canalizzazione delle acque;
- manca un adeguamento della sicurezza (interventi sugli impianti antincendi, manutenzione di centraline, quadri di controllo e pannelli di segnalazione, rilevatori antitaccheggio) e sanificazione (impianti di areazione) degli ambienti che preservi la salute dei lavoratori, di utenti ed il patrimonio librario.
L’Amministrazione provinciale solo con l’erogazione di fondi annuali del bilancio regionale deve far fronte a tutte queste necessità e il trasferimento nel 2019 da parte della Giunta regionale di 300 mila euro su 1,5 milioni di euro richiesti risultano gravemente insufficienti per affrontare la precaria situazione strutturale e funzionale se si aggiunge il fatto che molti spazi vengono utilizzati a vario titolo da soggetti pubblici e privati.
Chiediamo quindi:
- il potenziamento del servizio e della strumentazione per la consultazione del catalogo Opac e per il prestito librario presso altre biblioteche;
- l’ampliamento delle dotazioni dei pc per migliorare le esigenze del pubblico e soprattutto del personale attraverso anche il potenziamento e l’aggiornamento dei software;
- l’adozione di un regolamento di utilizzo della sala ‘Laura Battista’ per conferenze, presentazioni, laboratori, etc., in considerazione del ruolo della Biblioteca per la promozione della cultura e del dialogo;
- l’assunzione di nuovo personale;
- la revisione delle convenzioni con i privati che gestiscono gli spazi pubblici dove sono ospitati i servizi complementari;
- il progetto di digitalizzazione dei volumi del fondo antico, come di documenti antichi come pergamene, manoscritti, ecc., riprendendo un progetto di un consorzio con capofila Università di Napoli con finanziamento europeo per le pergamene del Meridione.
È fondamentale un accordo di programma interistituzionale con Regione, Provincia e Comune di Matera per la Biblioteca”.
Alla discussione che ne è seguita, sono intervenuti, oltre al presidente Zullino che ha assicurato di interessare del problema il Presidente della Regione, i consiglieri Acito, Perrino, Quarto e Trerotola.