Il Ministero della Salute monitora di settimana in settimana la curva dei contagi da Coronavirus.
L’ultimo report è del 30 Ottobre, il periodo di riferimento va dal 19 al 25 Ottobre.
Ecco quanto si legge nel Report rilasciato dal Ministero della Salute:
“L’epidemia in Italia è in ulteriore peggioramento, con un numero di nuovi casi segnalati quasi raddoppiato rispetto alla settimana del 12-18 Ottobre 2020 (100.446 casi rispetto a 52.960 casi nella settimana precedente), compatibile ancora complessivamente con uno scenario di tipo 3 ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4.
Si segnala che in alcune Regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo.
Si osserva una sempre maggiore difficoltà a reperire dati completi a causa del grave sovraccarico dei servizi territoriali, questo potrebbe portare a sottostimare la velocità di trasmissione in particolare in alcune Regioni.
Si conferma pertanto una situazione complessivamente critica sul territorio nazionale con impatto importante in numerose Regioni/PA italiane.
Nella settimana di monitoraggio, 11 Regioni/PA sono da considerare a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARS-CoV-2 e 8 sono classificate a rischio moderato con probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese”.
Attualmente la Basilicata è in un livello di allarme di tipo giallo con un Rt di 1,04.
Quindi si tratta di un rischio alto/molto alto per meno di tre settimane consecutive se facciamo riferimento al documento dell’Istituto Superiore di Sanità che suddivide in tre fasce o aree di rischio:
- moderata;
- alta/molto alta per meno di tre settimane consecutive;
- alta/molto alta per più di tre settimane consecutive, e situazione non gestibile.
Tuttavia si apprende dal Quotidiano che Conte parla ora di 21 parametri per dividere le Regioni nelle 3 aree.
Ecco quanto dichiarato dal Premier:
“Gli scenari di rischio tengono conto delle valutazioni di Istituto superiore di sanità e Consiglio superiore di sanità, basate su 21 parametri (tra i quali il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, il numero di nuovi focolai, l’occupazione dei posti letto sulla base dell’effettiva disponibilità).
Si tratta di un sistema, quindi, molto articolato.
E come detto sarà un’ordinanza del ministero della Salute a stabilire l’inserimento nelle diverse fasce”.
La Basilicata in quale fascia rientrerà?
Seguiranno aggiornamenti.