Di seguito la lettera inviata dall’avvocato Leonardo Galeazzo al ministro della Salute Speranza, al presidente della regione Basilicata Bardi e all’assessore alla sanità lucana Leone, inerente la questione dell’ospedale di Tinchi (MT):
“Gentile Ministro e gentile Presidente,
Vi scrivo a nome della mia comunità dimenticata, orfana di chi dovrebbe fare questo ed altro.
Una comunità disillusa da decenni di promesse e sonore delusioni, l’ultima, cronologicamente parlando, riguarda il diritto alla salute.
Venendo al punto: l’ospedale di Tinchi di Pisticci, provincia di Matera, che tanto potrebbe fare per il nostro territorio soprattutto in questo delicato momento, resta inutilizzato!
Resta chiuso nonostante gli annunci, i soldi pubblici investiti e gli impegni presi.
Ciò avviene sebbene la situazione è critica e i principali ospedali della regione (Matera e Potenza) sono ad un passo dal collasso.
Gli addetti ai lavori e chi ha responsabilità decisionale parlano di potenziare le strutture locali, lo fanno da 7 mesi, ma Tinchi continua ad essere un ospedale “a mezzo servizio”.
Perché? È o non è un’emergenza nazionale?
Le accorate richieste dello scorso lockdown non hanno sortito gli effetti sperati infatti articoli e preghiere, più o meno sentite, non sono bastate a sollecitare il Vostro intervento risolutivo o chiarificatore su una struttura strategica e necessaria per migliaia di persone soprattutto in questo stato di necessità. Perché?
Alle SS.VV. mi permetto di ricordare che presidiare il territorio non si esaurisce nella preziosa attività di pubblica sicurezza che puntualmente c’è ma comprende la vicinanza ai cittadini, il supporto, i servizi essenziali.
Quale supporto ci può essere, però, se la maggior parte delle cure mediche vengono sospese a causa della pandemia e un diritto costituzionalmente garantito diventa un lusso?
Perché quando si potrebbe intervenire non lo si fa?
Sono consapevole che la considerazione, la cura, i bisogni sono cose ormai utopiche per un territorio già provato da anni di crisi e di politica impalpabile che hanno aumentano a dismisura lo spopolamento, ma non tutto è sopportabile.
La gente ormai è provata dalla paura e si sente confusa ed abbandonata a se stessa.
Le risorse ci sono, il governo lo ripete da mesi e allora cosa si aspetta per migliorare le cure mediche potenziando le strutture già presenti sul territorio?
Anche noi siamo Italiani, Lucani Italiani che lavorano, pagano le tasse e votano, chiediamo solo di essere trattati come tali.
Ora, nel momento del bisogno, non potete lasciarci soli, il Vostro giuramento Ve lo impedisce!
Vi prego, quindi, di analizzare la situazione dell’ospedale di Tinchi, presidio senz’altro utile agli scopi di cura che la grave situazione richiede, secondo il vincolo di scopo che si riterrà più opportuno.
Intanto, mentre Vi scrivo, si ufficializza il peggioramento dei dati nella nostra regione Basilicata con la conseguente riqualificazione a zona arancione e, quindi, urgono soluzioni consequenziali che tengano presente tutte le risorse e le ottimizzino.
Vi chiedo, umilmente e sentitamente, ATTENZIONE su questa importante questione, per il bene della mia comunità e non solo.
Personalmente penso che la situazione è pesante e le cose da fare sono tante quando si hanno ruoli di responsabilità, ma è anche vero che certi segnali non vanno sottovalutati.
Con stima e rispetto per le Istituzioni”.