Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa di Pino Giordano, Segretario Provinciale dell’Ugl Matera:
“L’ospedale di Policoro è nel caos totale, in una condizione di piena operatività manca assolutamente un programma in considerazione del frequente e repentino peggioramento delle condizioni cliniche dei pazienti affetti da Covid-19.
Oggi sembrerebbe che all’Ospedale di Policoro ci siano stati altri tre casi oltre al deceduto di Tursi (MT) pochi giorni fa: come si interviene, dove sono i responsabili della gestione?
Policoro non è un deposito di ammalati, il Personale 118 che và il ringraziamento per quello che fa, non deve e può ‘scaricare’ l’ammalato al Pronto Soccorso e andarsene.
C’è da tutelare in primis l’ammalato, il personale, i medici: viviamo alla Carlona. Che vergogna!
Piena vicinanza al personale sanitario che opera nei nosocomi materani e in particolare a quello di Policoro.
Sembrerebbe che la disorganizzazione sia la concausa di quanto sta succedendo in queste ore: personale impaurito giustamente con ammalati e pandemici che gironzolerebbero tra i reparti.
Ma ci si rende conto del danno che si sta provocando alla struttura e ai cittadini?
E gli amministratori dove sono?
Fanno finta di non sapere nulla?
Sono state installate delle tendo strutture nelle vicinanze del presidio ma, per occupare il suolo?
A cosa servirebbe quella ‘pseudo capanna’ installata nei pressi della pista d’atterraggio dell’eliambulanza?
Perché l’ammalato o sospetto ammalato Covid-19 viene fatto transitare dal Pronto soccorso?
È vergognoso, si potrebbe paventare giuridicamente il dolo a tutela del nosocomio e dell’intero personale del presidio ospedaliero ove non si è mai pensato di prepararlo alla gestione dell’emergenza infettivologica nonchè, farli lavorare in condizioni da ‘terzo mondo’, in pochissimi.
Chiediamo di mettersi da parte chi doveva e non riuscito a programmare ricordando a tutti coloro che siedono sulle poltrone che l’epidemia è di nuovo esplosa in tutta la sua forza.
Ne sta andando di mezzo l’ospedale, la salute e la vita dei cittadini del nostro territorio ionico.
Il papa Giovanni Paolo II non è una fabbrica e i pazienti non sono prodotti.
A Policoro, trattasi di un ospedale che opera nell’arco ionico nella zona più popolosa della Regione Basilicata, che, peraltro, è divenuto negli ultimi anni meta di pazienti residenti in numerosi comuni calabresi situati in un arco che va da Rocca Imperiale a Trebisacce (CS), oltre che soddisfa la popolazione del senisese, latronichese e oltre ma tale ospedale non è stato inserito nelle liste ospedale Covid-19″.