L’Amministrazione comunale di Matera, su iniziativa dell’Assessorato alle Pari Opportunità e Differenze di Genere e del Servizio Politiche sociali, ha promosso due iniziative in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Nel pomeriggio di oggi si è tenuta, in videoconferenza, la tavola rotonda sul protocollo di intesa “Rete Donna. Procedure e strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza di genere”.
L’incontro si è aperto con la sottoscrizione del protocollo d’intesa “Rete Donna”, già attivo presso l’ambito socio-territoriale comunale, da parte del sindaco, Domenico Bennardi, del procuratore capo di Matera, Pietro Argentino e della presidentessa dell’associazione Soroptimist International Club Matera, Patrizia Minardi.
All’iniziativa hanno preso parte anche l’assessore alle Pari opportunità e Differenze di genere, Tiziana D’Oppido, l’assessore alla Tutela dei diritti umani e della Solidarietà, Giuseppe Sarli, la dirigente del Servizio Politiche sociali, Giulia Mancino, la coordinatrice dell’Ufficio di Piano sociale comunale, Caterina Rotondaro, e la responsabile del Servizio Politiche sociali, Luigia Capocelli.
Ha affermato il sindaco Bennardi nel corso della tavola rotonda:
“Sono passati 21 anni dalla prima giornata celebrativa, e anche se sono aumentati i cordoni di sicurezza, dal punto di vista legale e assistenziale attorno alle donne, non possiamo certo affermare che il fenomeno si sia ridimensionato.
La Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne ci ha permesso di conoscere storie tragiche e tristi, storie di miseria umana e di degrado morale e umano che tengono prigioniere tante donne.
Non possiamo e non dobbiamo celare ai nostri occhi la verità.
Anche il periodo del primo lockdown ci ha mostrato che è aumentata la violenza tra le mura domestiche.
In Italia da poco più di un anno ha fatto il suo ingresso nell’ordinamento penale il ‘codice rosso’ con l’obiettivo di prevenire il femminicidio e proteggere le vittime, ma dobbiamo purtroppo constatare che queste misure, da sole, non risolvono il problema.
Per questo dobbiamo fare in modo di supportare le associazioni del territorio che possono concretamente essere vicine a chi vive, nel quotidiano, la violenza psicologica e fisica.
Occorre, quindi, fare fronte comune e muoversi tutti insieme per non far sentire sole le donne in pericolo.
Questo è un anno particolare in quanto non potranno esserci cortei, presidi e altre iniziative pubbliche.
Ma non abbiamo voluto rinunciare a tenere viva l’attenzione su questa emergenza.
Sul Palazzo del Comune abbiamo esposto un drappo rosso, e mi piacerebbe che apparisse anche alle finestre o sui balconi dei materani: una bandiera, una maglietta, un foulard per dare espressione collettiva al contrasto alla violenza in un momento in cui non è possibile farlo insieme fisicamente”.