Oggi la nostra regione piange la scomparsa del giovane Ivan Di Bello, 27enne volato in cielo troppo presto.
Ieri mattina Ivan si era recato, insieme al suo cane Bonnie, sul monte Sirino per fare un’escursione in montagna.
Dalle prime indiscrezioni pare che il giovane sia scivolato sul ghiaccio e precipitato in un dirupo.
Dopo ore di apprensione da parte di familiari e amici, questa notte il corpo di Ivan è stato rinvenuto senza vita proprio sul monte Sirino.
Lello Vaccaro, amico di Ivan, ha voluto ricordarlo così:
“Ivan…lo sai che ora nessuno di noi sarà lo stesso di prima?
La tristezza di questo momento deve lasciare spazio all’orgoglio….alla gioia….alla consapevolezza della fortuna che ognuno di noi deve sentire dentro di sè nell’avere incrociato i tuoi passi.
I passi di Ivan Di Bello, 27 anni, lucano, occhi bellissimi, intensi, profondi, pieni di vitalità e di ottimismo.
Uno sguardo che non potrò mai cancellare dalla mia mente.
E poi le risate, piene, forti, potenti. Come a voler farti capire che infondo bisogna sempre ridere, approfittare di ogni istante per godersi la vita.
Questa, ma non solo, la mia esperienza vissuta con Ivan, che oggi siamo qui a salutare dopo una giornata assurda, vissuta dalla famiglia con ansia e da oggi per tutti noi con dolore. Era uscito in montagna per l’ennesima escursione, quelle che amava fare anche da solo, semplicemente in compagnia del suo amato cane Bonnie.
“..Se sei in cerca di angeli o in fuga dai demoni, vai in montagna..”
diceva così Ivan il 2 gennaio scorso, ed era quello in cui ci incontravamo di più quando parlavamo di questa immensa passione. La montagna.
E’ successo proprio lì, questa volta sul Monte Sirino, anche se qualcuno sembra avergli consigliato di desistere per questa volta, perchè forse le condizioni erano troppo proibitive. Ma come lo fermi Ivan Di Bello? E’ impossibile. Come lo prendi? In moto era veloce e con uno stile unico.
Ha fatto incetta di vittorie nel cross e nell’enduro a svariati livelli. Se gli davi un premiagrumi faceva andare forte pure quello! Poi si è fermato, troppi infortuni. Un gran peccato perchè sarebbe stato di sicuro alla stregua di nomi altisonanti, anche quelli che a pronunciarli ti vengono in mente titoli mondiali.
Aveva deciso di dare il suo contributo agli altri.
Di impartire tecniche di guida, comportamenti e quindi emozioni ai piccoli allievi della sua scuola.
Quelli a cui ora va il mio pensiero e che dovranno affrontare la delusione di non godere più di un fratellone maggiore così grande, così imponente, così carismatico.
Ci eravamo sentiti al volo domenica sera, era di ritorno dalle piste del nord con uno dei suoi allievi di più talento.
Uno di quei mille weekend vissuti tra autostrade, circuiti, fango, fatica e passione.
Poi il lunedì di riposo, ma che riposo non sarebbe stato, perchè per tenersi allenato e per rinfrancare la sua anima Ivan se ne va a camminare in montagna, lì dove le nostre menti spesso volano via e diventano tuttuno con il silenzio, i colori, le forme di questi luoghi tremendamente affascinanti e coinvolgenti. Amo pensare che in quell’ultimo momento Ivan abbia sentito dentro di sé una energia insolita, magari la più forte di sempre, la più potente, così potete da coprire tutta la paura e l’ansia che può esserci stata un’attimo dopo.
Sono qui impotente, questa volta più che mai prima.
Ma guardando le nostre foto mi sono dato la forza per condividere questo momento con tutti voi, che come me avete avuto la fortuna di incontrare il suo cammino e che come me da adesso non sarete più quelli di prima”.
La morte è un qualcosa di inaccettabile, oggi Potenza perde un altro figlio, Ivan, che sarà sempre ricordato per la sua immensa solarità che riusciva a trasmettere grazie alla profondità dei suoi occhi meravigliosi.
Ivan oggi sei un angelo, riposa in pace.