Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa su indicazione del Procuratore Distrettuale, Francesco Curcio:
“In data odierna, a conclusione di complesse indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Potenza, i Carabinieri del R.0.S. e della Compagnia di Policoro, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare personale in carcere ed agli arresti domiciliari, emessa nei confronti di 18 indagati, ritenuti responsabili di aver fatto parte, a vario titolo, di un’associazione dedita al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare eroina, cocaina e marijuana, con base a Tursi (MT), ma operante anche sul litorale Jonico-lucano.
Il territorio interessato è quello delle province di Matera, Potenza e Cosenza ed il periodo temporale investigato parte dalla fine del 2017 fino ad arrivare al mese di dicembre 2019.
Le indagini, delegate da questo Ufficio ai carabinieri del R.O.S. e della Compagnia di Policoro, sono state sviluppate – partendo dalle dichiarazioni raccolte da questa DDA da una collaboratrice di Giustizia di nazionalità albanese – attraverso riscontri investigativi complessi — quali pedinamenti, intercettazioni, sequestri di sostanza stupefacente, perquisizioni, ecc. — che hanno evidenziato, ancora una volta, come 1l materano, e in particolare la sua fascia ionica, sia il territorio della Basilicata in cui la presenza del crimine organizzato è più asfissiante.
Tra gli arrestati, 7 sono stati associati a diverse case circondariali e 11 sottoposti agli arresti domiciliari.
I destinatari dei provvedimenti sono i seguenti:
…In carcere:
– R. R., nato a Tursi (MT), classe 69, ivi residente (promotore — in carcere), già detenuto presso la Casa Circondariale di Tolmezzo (UD);
– P. V., nata a Policoro (MT), classe 96, residente a Tursi;
– R. P., nato a Tursi, classe 79, ivi residente, domiciliato a Parma;
– A. A., nato a Marsicovetere (PZ), classe 88, residente a Tursi;
– T. P. M., nata a Policoro (MT), classe 93, residente a Tursi;
– D. S. A. L., nato a Policoro (MT), classe 94, residente a Tursi, domiciliato in provincia di Trapani;
– A. B., nato in Albania, classe 84, residente a Scanzano Jonico (MT), già detenuto presso la Casa Circondariale di Matera;
…agli arresti domiciliari:
– F. D., nato a Policoro (MT), classe 83, residente a Tursi (MT);
– G. A., nato a Stigliano (MT), classe 93, residente a Tursi (MT);
– C. A. R., nato a Stigliano (MT), classe 84, ivi residente, già detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce;
– S. A., nata a Stigliano (MT), classe 95, ivi residente, già detenuta agli arresti domiciliari;
– S. C. D., nato a Policoro (MT), classe 90, residente a Nova Siri (MT);
– C. F., nata a Lagonegro (PZ), classe 84, residente a Latronico (PZ);
– F. T., nato a Castrovillari (CS), classe 84, residente ad Alessandria del Carretto (CS);
– R. V. M., nato a Polla (SA), classe 79, residente a Marsicovetere (PZ);
– T. H., nato in Albania, classe 88, domiciliato a Tursi, già detenuto agli arresti domiciliari;
Allo stato ci sono altri indagati irreperibili.
I reati contestati, sono quelli di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio (artt. 73 e 74 D.P.R. 309/1990).
Il provvedimento restrittivo è scaturito da una complessa indagine, in cui risultano indagati, oltre a quelli sopra indicati, anche ulteriori 17 soggetti per il solo reato di spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 D.P.R. 309/1990), che ha coinvolto il gruppo “RUSSO”, già parzialmente decimato dall’operazione “RUSCA” conclusa, sempre dagli stessi organi investigativi coordinati da questa Procura Distrettuale, con gli arresti del 4 ottobre 2018, che interessarono anche altri sodalizi operanti nel metapontino (S. e D.).
L’odierna attività investigativa – che è solo la conclusione di una più ampia attività d’indagine che nel corso del tempo ha consentito di effettuare numerosi arresti in flagranza di reato e sequestri di stupefacente (eroina, cocaina, marijuana ed hashish), solo apparentemente casuali – ha portato alla luce un solido e diffuso traffico di sostanze stupefacenti che si era instaurato sull’asse Albania — Metapontino, per il tramite di soggetti stranieri “fornitori” (insediatosi nella provincia Matera) in contatto diretto con la nazione d’origine per l’approvvigionamento della droga; di seguito lo stupefacente giunto nei nostri territori veniva capillarmente spacciato anche in concorrenza con altri gruppi criminali.
In data odierna, a conferma degli elementi già raccolti durante le indagini, nel corso dell’esecuzione delle misure cautelari, non solo, presso gli indagati, è stata trovata sostanza stupefacente, ma pure uno scanner utilizzato per segnalare la presenza di microspie, a dimostrazione del sofisticato livello organizzativo del sodalizio che aveva costante necessità di proteggere le sue attività illecite dalle indagini in corso”.