Ecco quanto dichiara, in una nota, il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva:
“Alla mia istanza, la risposta in consiglio di Leone è stata quella di sciorinare numeri, accuse, giustificazioni e dichiarazioni sconfortanti.
Di rassicurazione in rassicurazione andiamo avanti da settembre scorso, nel mentre ci si ammala.
L’unica verità è che tutti i giorni medici, cittadini, anziani ci riferiscono dell’impossibilità di accedere alla vaccinazione e che, nonostante tutte le rassicurazioni di questo mondo, ricevute da mesi a mezzo stampa dall’Assessore, rispetto ai 150.000 tamponi promessi, ne sono arrivati 91.000 e che quindi oltre 50.000 persone attendono di essere vaccinate, comprese quelle in fascia sensibile.
L’approvvigionamento, sarà pur vero, che è una criticità nazionale ma in Basilicata la gestione è stata ed è inadeguata.
Per questa chiara ed evidente criticità organizzativa, non si è proceduto a mettere in campo nessun controllo e gestione né ottimizzazione della modalità di distribuzione o dei criteri di somministrazione.
I medici sono diventati, loro malgrado e ingiustamente, destinatari di critiche dai pazienti e di accuse da parte dello stesso Leone per aver gestito in maniera a volte distorta la scelta del paziente da vaccinare, senza seguire i protocolli.
Insomma, ancora uno stucchevole e grave tentativo di togliersi dalle responsabilità millantando questioni di cui non aveva nemmeno certezza, continuando a gestire anche questa vicenda in maniera totalmente inadeguata.
Le dichiarazioni e le affermazioni fatte in Consiglio dall’assessore Leone non possono essere giustificate dal comunicato del Presidente che ha cercato di salvare il salvabile, vi è una responsabilità nelle gravi inadempienze reiterate oltre che quella relativa alla tutela della salute dei Lucani.
Si continua a non assumerla, questa responsabilità, a non dare le informazioni richieste in maniera dettagliata, perpetrando piuttosto un atteggiamento omissivo.
Nessuna risposta neanche alla richiesta di spiegare correttamente il motivo per cui l’unico e ultimo lotto arrivato come anticipo della seconda tranche, la prima settimana di dicembre, composto da 1900 vaccini è andato al Distretto di Policoro e non all’Asm per l’equa distribuzione sui 31 comuni della provincia di Matera.
Ancora peggio informarci, rispondendo a me e non ai cittadini lucani tutti, di aver recuperato, forse, per i prossimi giorni 4000 vaccini dal Dirigente Generale Esposito, grazie a conoscenze personali nel presidio sanitario di Napoli.
Abbiamo, in pratica, trasformato il diritto alla prevenzione e alla salute a una richiesta di elemosina, neanche fossimo “accattoni”.
Sui vaccini, in piena pandemia, tutto è stato gestito in maniera assolutamente superficiale e inadeguata, avevamo esattamente idea di quello che sarebbe successo, delle emergenze che sarebbero arrivate e anche delle richieste più alte rispetto ai numeri dello scorso anno.
Non bisogna confondere le istanze rappresentate in Consiglio, che mai come questa volta sono della comunità lucana tutta, come un attacco politico: siamo tutti rappresentanti della comunità e dobbiamo presentare le istanze al Governo Regionale a nome della cittadinanza. La risposta esaustiva o una relazione tecnica è un atto dovuto e ancora una volta, ieri, avete perso un’occasione per dimostrare di aver compreso.
A questo punto avendo compreso che forse entro gennaio arriveranno i vaccini utili per tutti i richiedenti, ammesso anche che il picco influenzale attenda a giungere tra noi per rispettare i ritardi della Basilicata e che l’unico auspicio pare essere quello per la vaccinazione anti-Covid-19 previsto per gennaio, speriamo ci sia una gestione centralizzata a livello nazionale che rispetti i criteri e garantisca efficacia ed efficienza.
Visti i precedenti, con l’antinfluenzale, se non sarà così dovremmo affidarci alla Provvidenza”.