La UIL FPL considera l’incontro del 14 gennaio scorso con l’Assessore Leone, il direttore del Dipartimento Sanità Esposito e il dirigente del Personale della Sanità Rinaldi, un importante passo avanti nelle politiche del personale dall’interno del sistema sanitario:
“Su impulso dei Segretari generali CGIL CISL e UIL, sono state accolte le proposte sindacali di potenziamento degli organici nel sistema sanitario regionale, attraverso l’espletamento di un concorso regionale unico per 1264 unità, di cui, quasi mille, da assumere nel corso del corrente anno 2021.
L’altro elemento importante è che questi nuovi posti di lavoro si aggiungeranno a quelli che già in essere a tempo determinato e alle stabilizzazioni.
La UIL FPL, a tal proposito, ha chiesto, alcuni giorni fa, al Dipartimento Sanità, l’invio di una nota alle Aziende Sanitarie al fine di prorogare al 31 dicembre 2021 i contratti precari del personale Covid19, sulla base di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021.
Una proposta accolta dalla Regione.
Un altro problema importante, definito nell’incontro, è stato quello di prevedere una percentuale sulle mobilità regionali ed extra regionali per ogni concorso, da espletare contestualmente alle procedure concorsuali.
Per velocizzare ulteriormente le procedure, le parti hanno convenuto di costituire un pool di amministrativi delle varie aziende sanitarie, all’uopo dedicato.
A margine dell’incontro le OOSS di categoria hanno chiesto conto delle ulteriori risorse per gli incentivi Covid19 al personale delle aziende sanitarie.
Per la Basilicata, il Governo ha reso disponibili 376.000 euro, pari allo 0.94 della quota di accesso al fabbisogno sanitario dell’anno 2019.
Tali risorse dovranno essere aggiunte alle altre già stanziate nell’anno 2020.
Ora spetta alla Regione erogare in tempi celeri alle aziende la quota parte spettante.
Ci è stato comunicato, infine, che il Dipartimento Sanità ha erogato al S. Carlo la somma residuale di 200 mila euro prevista nel primo finanziamento.
Nei prossimi incontri chiederemo conto delle risorse pari allo 0,2% del monte salari da erogare alle Aziende Sanitare per l’attuazione dell’articolo 86 ovvero dell’indennità di rischio”.