È quanto dichiara l’assessore alla Salute della Regione Basilicata, Rocco Leone, replicando al comunicato stampa sul tema vaccini anti-covid inviato nei giorni scorsi dal presidente dell’Anci, Salvatore Adduce.
“Nessuna discrezionalità da parte di sindaci, medici o chiunque altro, ma un Piano vaccinale contro il Covid-19, condiviso con le aziende sanitarie e già presentato all’Anci, capace di guidarci nella seconda fase di somministrazione delle dosi.
Fase che interesserà le persone di età avanzata dai 75 anni d’età, quelle tra i 60 e i 74 anni con almeno una comorbilità e coloro che, anche se al di sotto dei 60 anni, presentano una comorbilità certificata da una esenzione per patologia o invalidità civile.
Le tre categorie individuate nel Piano ‘Implementazione della strategia vaccinale – Fase 2 anno 2021’, redatto dal direttore generale del Dipartimento Politiche della persona, Ernesto Esposito, di concerto con le aziende sanitarie, potranno essere sottoposte a vaccinazione senza alcun ordine di priorità, anche se il Dipartimento raccomanda di procedere a cominciare dalla popolazione anziana.
Tuttavia, la novità di questo novello piano vaccinale, di cui vado particolarmente fiero, riguarda il fatto che preveda l’istituzione di un punto vaccinale per ciascuno dei 131 Comuni della Basilicata, utilizzando gli spazi ambulatoriali presenti sul territorio o altri luoghi idonei individuati d’intesa con i sindaci.
Per le città di Potenza e Matera, nonché per i Comuni con popolazione superiore ai 10 mila abitanti, sono previsti più punti vaccinali con una previsione giornaliera di almeno 72 somministrazioni per singola squadra.
Avere immaginato la presenza di un punto vaccinale in ogni Comune, oltre ad essere un modo per evitare lunghe attese alle persone anziane e possibili assembramenti, rappresenta un segno evidente di vicinanza e di attenzione politica che questo governo regionale intende manifestare alle piccole comunità della nostra regione.
Cosa che non è sfuggita neanche al presidente dell’Anci Salvatore Adduce, il quale nel proporsi a nome dei sindaci quale soggetto attivo di questa campagna vaccinale, ha sottolineato che il confronto iniziato con il Dipartimento Politiche della persona è sicuramente positivo e fruttuoso.
Noi raccogliamo questo anelito, e facciamo giustizia di ogni minimo vagito polemico che purtroppo mai manca per ogni iniziativa portata avanti e ribadiamo la nostra granitica volontà di procedere in questa campagna di profilassi primaria che non ha esempi simili nel presente e nel recente passato”.