“Dobbiamo stroncare questi fenomeni che mettono a serio rischio la reputazione di tutte gli operatori che operano nel solco delle regole e rispettando le leggi comunali, regionali, nazionali”.
A lanciare l’allarme in una nota congiunta, alcuni gruppi di operatori del settore (Advunite – Aidit Campania – Basilicata, FTO Basilicata, Fiavet Campania – Basilicata e Maavi Basilicata) secondo i quali:
“a subire questa situazione sono soprattutto i turisti lavoratori che ogni giorno raggiungono per lavoro la nostra città e per l’occasione visitano la città per scoprire le bellezze uniche della città di Matera.
Purtroppo, vengono adescati da soggetti non autorizzati che si propongono addirittura come guide che agiscono in nome e per conto della pubblica amministrazione.
Ahimè, molti si accorgono solo dopo di essere stati vittime di raggiro e si rivolgono alle agenzie di viaggi per informare dell’accaduto, chiedere spiegazioni e esporre le loro lamentele.
Le zone più a rischio, in cui facilmente si può incorrere in questi ‘incontri’, sono Piazza San Francesco d’Assisi, Piazza del Sedile, Piazza Duomo, dove il turista non riesce a riconoscerlo con facilità perché espongono un badge con stemma comunale da sembrare originale, in realtà è semplicemente una fotocopia.
La guida turistica autorizzata è dotata di un cartellino con foto, dati anagrafici, residenza, numero iscrizione all’albo regionale, lingua abilitata e firma del competente ufficio.
L’amministrazione comunale nel 2017 ha emesso l’ordinanza 298 con la quale intima il divieto di avvicinare, per disturbo, i turisti e chiunque altra persona per strada.
Purtroppo, oggi, si è ripreso ad adescare quei pochi turisti con la scusa ‘falsa’ che addirittura il tour della città sarebbe organizzato direttamente dal Comune di Matera (i più fantasiosi ci aggiungono anche la Regione Basilicata).
In riferimento all’importante patto siglato nei giorni scorsi con l’amministrazione (il Patto per il turismo sostenibile E-Matera NdR) per perseguire un percorso di controllo di queste situazioni a tutela della legalità per il settore turistico nella città, gli operatori auspicano un rapido avvio di ‘tutte le verifiche necessarie’ perchè senza i controlli nei confronti di questi abusivi si innesca il fenomeno di emulazione da parte di altri e il fenomeno si ingrandisce ulteriormente.
Ad alzare l’attenzione in tutti i comuni a vocazione turistica devono essere le amministrazioni comunali ma anche la Regione Basilicata deve fare la sua parte sollecitando gli uffici preposti.
Adesso è il momento di agire per evitare che tra qualche mese, con l’arrivo della bella stagione, la situazione possa diventare incontrollabile”.