NOVA SIRI: NOI CON L’ITALIA-UDC HA PRESENTATO IL SUO PROGRAMMA. I DETTAGLI

Nell’incontro elettorale di Noi con l’Italia-Udc a Nova Siri, insieme a Cosimo Latronico, Nicola Benedetto ha detto di sentirsi a casa sua, nella casa dei moderati, e ha presentato agli elettori alcune idee “per la mia terra”, per usare le sue parole, a partire da imprese, giovani e territorio.

L’esponente Benedetto ha dichiarato:

“Una ‘casa’ quella di Noi con l’Italia-Udc che sta diventando, in Basilicata e nel resto del Paese, punto di riferimento di un numero sempre maggiore di esponenti politici che si riconoscono nella strategia dei moderati, a conferma della ricomposizione di aree politiche omogenee, come sta avvenendo da tempo rispetto ad un’oggettiva ed inutile frammentazione all’interno sia del centrodestra che del centrosinistra.

Parto da me. Io sono sempre stato un moderato che ha creduto in valori e principi che appartengono da sempre ai moderati, con l’unico obiettivo di mettermi al servizio dei territori e delle comunità locali.

Con il voto, si riaffermerà la centralità del ceto moderato che in Basilicata, in tutti questi anni, ha decretato il successo di partiti e coalizioni e con essa si riapriranno le condizioni per un nuovo metodo di governo.

Un caso su tutti: sarà possibile riaprire con lo Stato la ‘partita petrolio’, non solo per far arrivare sui territori più royalties, ma più benefici diretti ed investimenti.

È, questo, un elemento strategico fondamentale per realizzare condizioni di sviluppo, nuova occupazione, più imprenditoria e più investimenti in infrastrutture.

Nessuno è soddisfatto di quanto rende il petrolio per i nostri territori, ma ancora non ci sono state proposte in grado di superare questa insoddisfazione.

Noi confidando in un Governo di centrodestra che ci rappresenterà e contiamo di farlo riscrivendo completamente l’Accordo di Programma del lontano 1998 e, quindi, ampiamente superato.

Complessivamente, con il successo del centrodestra, cambierà, nei fatti, l’attenzione per la Basilicata e il Sud, specie per superare il divario ancora troppo forte con il Nord”.