5,5 milioni di euro di risorse destinate alla Basilicata.
Nei giorni scorsi sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti di ripartizione del fondo nazionale per le politiche sociali e del fondo di sostegno dei caregivers familiari.
Lo rende noto in una circolare la segretaria confederale della Cisl Basilicata, Luana Franchini.
Nel primo caso il ministero del Lavoro finanzia le azioni previste dal piano 2018-2020 integrandole con interventi legati all’emergenza Covid-19, in particolare i cosiddetti “presidi di welfare di prossimità”, e interventi sui minori in condizione di grave deprivazione socio-economica ai quali è destinato il 50 per cento delle risorse complessive del fondo nazionale per le politiche sociali (in precedenza era il 40 per cento).
Alla Basilicata andranno poco meno di 4,8 milioni di euro.
Per quanto riguarda il sostegno ai caregivers, il dipartimento delle Politiche della famiglia con decreto del presidente del Consiglio dei ministri ha trasferito alle Regioni le risorse relative all’intero periodo 2018-2020, ancora mai impegnate e pari complessivamente a circa 68 milioni di euro.
Alla Basilicata spettano poco più di 480 mila euro per il biennio 2018-2019 e 257.653 euro per l’annualità 2020.
Priorità sarà data ai caregivers (figura dedita all’assistenza di anziani e disabili ) di persone con disabilità gravissima o di persone non autosufficienti che non hanno avuto la possibilità di essere istituzionalizzate a causa dell’emergenza Covid-19 e a programmi di de istituzionalizzazione.
Spiega Franchini:
“Sono in arrivo notevoli risorse per gli interventi in ambito sociale ed è perciò importante rafforzare il sistema di programmazione e gestione.
Il complesso dei finanziamenti a disposizione delle politiche sociali territoriali è divenuto, per i principali fondi, strutturale e soggetto a pianificazione nazionale e negli ultimi anni anche in costante crescita, trend confermato anche dalla legge di bilancio per il 2021 che contiene alcune novità di carattere normativo come l’incremento del fondo di solidarietà comunale e la riserva del fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale per il potenziamento dei servizi sociali”.