Simona Corvino, commissaria UDC Bernalda (MT), dichiara in una nota:
“Il passaggio estremo dalla zona gialla allo scenario direttamente più gravoso non è giustificabile: i posti impegnati in terapia intensiva sono unicamente sette.
Per quanto concerne gli altri parametri, in particolare l’indice di contagiosità Rt (pari a 1.51), la soluzione più ragionevole sarebbe quella di optare per delle chiusure strettamente localizzate, senza in alcun modo compromettere l’intera regione. (Sono infatti presenti, numerosi comuni a bassa contagiosità).
I provvedimenti restrittivi devono basarsi su criteri di proporzionalità e ragionevolezza, i quali costituiscono dei valori costituzionali di rilevanza indiscutibile: purtroppo, nel caso concreto, non sembrano essere affatto considerati; la libertà individuale dei cittadini e l’economia imprenditoriale locale è gravemente compromessa da uno scenario apocalittico, che poteva assolutamente essere evitato.
Inoltre, ritengo che la Basilicata sia continuamente bersagliata e non tenuta in concreta considerazione da parte del governo nazionale.
D’altro canto, il governo regionale dovrebbe alzare maggiormente la propria voce e difendere in maniera ferrea la dignità e l’economia della nostra regione, in linea con i governi delle altre regioni italiane”.