La Flc Cgil di Basilicata denuncia l’assenza di programmazione e la totale improvvisazione della campagna vaccinale del personale scolastico, già partita il 1° marzo a Matera ed il giorno successivo a Potenza:
“Le due Aziende sanitarie stanno procedendo autonomamente, non sappiamo sulla base di quali direttive, di quale cronoprogramma, di quali criteri di priorità e con quali procedure, nell’assoluta mancanza di trasparenza e di informazione e, apparentemente, senza alcun tipo di regia organizzativa da parte della Regione Basilicata.
Ancora una volta la Regione Basilicata, sempre più “governo del nulla”, dimostra la sua insipienza politica e amministrativa, dimostrandosi incapace persino di coordinare due sole province, lasciando da sole ASP e ASM ad “arrangiarsi” alla meglio.
Il risultato è una campagna vaccinale “al buio”, in cui il personale scolastico non sa quando e dove verrà vaccinato: al momento sono operativi solo i due ospedali da campo dei due capoluoghi, non essendo stata preventivamente stabilita alcuna convenzione con i medici di base, necessaria a prevedere hub dislocati sui territori.
Così come non comprendiamo perché tra le priorità, oltre ai docenti dell’infanzia, non siano stati inclusi i docenti di sostegno, che, sia in base all’ordinanza del Presidente Bardi che al Dpcm del governo, continua a essere prevista l’attività in presenza degli stessi per gli alunni disabili, anche in zona rossa.
Non sappiamo se e in che modo sia stata prevista la vaccinazione del personale ultrasessantacinquenne, né delle eventuali modalità di somministrazione del vaccino ai lavoratori fragili e/o altre tipologie di soggetti a rischio.
Si naviga a vista e si procede “alla giornata”: i lavoratori vengono avvisati con scarso preavviso, anche in casi in cui le persone siano affette da altre patologie o in terapie farmacologiche che richiederebbero il preavviso necessario per programmare con il proprio medico eventuali necessità specifiche.
Assistiamo alla mancanza totale di pianificazione e all’assenza completa di un coordinamento e/o cabina di regia a livello regionale. Questo vuoto non può naturalmente essere supplito dal tentativo di “buona volontà” fatto dall’Usr, che assolvendo ad un compito non suo, ha provato invano a far dialogare le due aziende sanitarie e a condividere una comune linea d’azione, compito che evidentemente spetterebbe alla Regione, nell’esercizio delle sue funzioni politiche.
In altre regioni (a prescindere dal colore politico delle maggioranze) sono stati istituiti tavoli di confronto, che hanno coinvolto anche le Organizzazioni Sindacali, partendo dalla ovvia considerazione che solo la pianificazione e la programmazione degli interventi, costruite anche attraverso il dialogo e il confronto con le parti sociali, fondamentali in tema di salute e di sicurezza dei lavoratori, siano in grado di costruire percorsi trasparenti, condivisi ed efficaci.
Coinvolgimento ancora più necessario in materia di piani di vaccinazione, dove è indispensabile una grande azione di coinvolgimento, di informazione e di sensibilizzazione dei cittadini, per costruire consenso e la partecipazione necessaria nell’operazione di contenimento della pandemia.
Tutto questo non è purtroppo sinora avvenuto. La Giunta Bardi ha evidentemente una scarsissima considerazione sia del personale della scuola che dei cittadini lucani, che evidentemente meritano di meglio di questo insieme di figure latitanti che simulano il governo della nostra regione.
Dichiariamo quindi la necessità di una mobilitazione a breve su questi temi, che auspichiamo unitaria, per manifestare tutto il nostro disappunto per il vuoto politico e l’incapacità di governo della giunta regionale anche sui temi della scuola e dell’istruzione, di cui questo piano vaccinale costituisce il perfetto paradigma”.