Angelo Ferrante è morto per cause naturali, forse la notte per il freddo.
Questo l’esito dell’autopsia sull’anziano scomparso da Bernalda (MT) che esclude la morte violenta.
Il corpo era stato ritrovato per caso a poco più di 3 km rispetto all’auto, lasciata al bosco Bufalara.
All’epoca del ritrovamento Rocchina Ferrante, una delle due figlie, nel ringraziare chi aveva aiutato a cercare e a ritrovare il suo papà, esprimeva sofferenza e rabbia poichè “si era dedicata anima e corpo ma non è bastato”.
Così lo ricordava il nipote Cosimo Damiano Ferrante:
“Dopo 53 lunghi giorni oggi ti abbiamo ritrovato.
Chissà se avremmo potuto aiutarti.
Ce l’abbiamo messa tutta ma non è bastata.
L’unica consolazione è che potremo salutarti degnamente.
Ma sarà sufficiente per ripagarti di tutto ciò che ci hai donato?
Sei stato esempio fulgido di umiltà, bontà e di dedizione smisurata verso tutti noi.
Padre e marito amorevole, infinitamente orgoglioso delle tue figlie e della tua nipotina Sara.
Ai tuoi fratelli hai sempre donato sostegno e presenza.
Zio premuroso e amico sincero.
Il tuo esempio non se ne va con te, sarà un pilastro della nostra esistenza.
Non un addio ma un GRAZIE.
Ti vorrò sempre bene e so che anche tu me ne vuoi”.
Ci stringiamo al dolore della famiglia.