Scrive Gianni Perrino, Portavoce M5S Basilicata facente parte del Consiglio Regionale, sulla lotta al caporalato.
L’invito è per Bardi affinché accolga l’appello del Prefetto Argentieri e sblocchi lo stallo sulla “Città della Pace”.
Ecco quanto riportato nel Comunicato Stampa ricevuto e qui pubblicato:
“L’arrivo della bella stagione è alle porte e parti del territorio regionale si apprestano ad accogliere le centinaia di lavoratori stagionali per fronteggiare la necessità di manodopera nel settore agricolo.
Si tratta di persone perlopiù straniere che trovano nei lavori stagionali un’importante fonte di sostentamento.
Queste centinaia di lavoratori spesso vanno incontro a situazioni degradanti, al limite dello sfruttamento, non degne di un paese che si definisce ‘civile’.
La mancanza di strutture adeguate e di punti di assistenza alimenta situazioni al limite come l’occupazione di immobili fatiscenti e con scarsa igiene.
Questi contesti sono l’hummus del caporalato.
Non dimentichiamo che l’anno scorso un’operazione della Guardia di Finanza portò a 52 arresti e 14 aziende sequestrate tra Calabria e Basilicata: associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina tra i reati contestati.
Bene ha fatto ieri il Prefetto di Matera, sua eccellenza Rinaldo Argentieri, a ricordare l’importanza dei progetti di accoglienza sul territorio regionale.
Il Prefetto ha anche auspicato un rapido compimento delle procedure amministrative per l’apertura di un centro di accoglienza presso la ‘Città della Pace’ di Scanzano Jonico (MT).
Per procedere al completamento della ‘Città della Pace’ si attende una delibera regionale utile a finalizzare l’accordo di partenariato tra Regione Basilicata e Comune di Scanzano Jonico (MT).
Questo accordo è necessario per lo sblocco dei finanziamenti previsti dal PON Legalità 2014-2020 – asse VII ‘Accoglienza e integrazione migranti’ – azione 7.1.2 ‘Interventi per l’ospitalità dei lavoratori stagionali ed il contrasto al fenomeno del caporalato’.
Abbiamo più volte provato a sollecitare il Presidente Bardi, ma l’unica certezza che abbiamo è un documento della regione che certifica lo stallo decisionale sul progetto.
Il solito esponente della maggioranza, per giustificare la sua vocazione leghista, ha emesso l’abituale sentenza a mezzo social, tralasciando le numerose sfaccettature che l’accordo di partenariato porterebbe con sé.
Non vogliamo credere che il governo regionale, con la foglia di fico delle strumentalizzazioni leghiste voglia concedere un assist al mondo del caporalato e dell’illegalità.
A nostro avviso non vi è nessuno stravolgimento rispetto al progetto iniziale voluto da Betty Williams: quel luogo sarà un posto di legalità e accoglienza lontano anni luce dai ghetti senza regole e al limite dell’umanità.
Ci aspettiamo che si proceda al più presto alla ratifica dell’accordo di partenariato come auspicato dal Prefetto“.