Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Uil Fpl Basilicata:
“La campagna di vaccinazione di massa in Basilicata sta producendo i primi tangibili risultati. Il crollo della infezioni da Covid tra il personale sanitario e nelle residenze per anziani sono la prova dell’efficacia dei sieri e dello sforzo che il mondo della scienza e dell’industria farmaceutica, con l’importante sostegno dei governi nazionali, hanno messo in campo. Importante è sicuramente il lavoro che medici, infermieri ed OSS e personale tecnico stanno mettendo in campo in queste settimane, già protagonisti della fase più dura della lotta al Covid-19. Nelle prossime settimane, stante la progressiva crescita dei contagi, tutti gli attori coinvolti in questa battaglia saranno chiamati ad un nuovo sforzo. A tal proposito, si sta discutendo molto di ‘obbligo vaccinale per gli operatori sanitari’, ma nulla, nessuna legge dello Stato, ad oggi obbliga alla vaccinazione.
Per il resto della popolazione, a partire dalle categorie più deboli, va accelerata ed organizzata al meglio la gestione della campagna. Nel mese di Aprile, come da previsione, arriveranno molte più fiale e si potrà allargare la platea dei vaccinati dando così una forte accelerazione per il raggiungimento della tanto auspicata immunità di gregge che ci permetterà, se tutto va bene, di ravviare una nuova fase per tutti e per rilanciare l’economia in grande affanno.
Ma la sola vaccinazione non basta, serve continuare a monitorare e tracciare i nuovi positivi per contenere gli attuali e potenziali nuovi focolai che stanno caratterizzando l’attuale fase lucana della pandemia. Dopo un anno dovremmo tutti sapere cosa fare e come. Le restrizioni previse dalla cosiddetta ‘zona Rossa’ produrranno effetti nelle prossime settimane, ma la battaglia con il virus è quotidiana e costante.
Bisogna fare di tutto per governare i processi e non subirli, per anticipare il virus e non doverlo più rincorrere. Come abbiamo detto in occasioni precedenti, bisogna organizzare urgentemente la logistica della campagna: distribuzione territoriale e punti di somministrazione non possono essere frutto della casualità e delle buone intenzioni.
È in arrivo un importante quantitativo di fiale per questo servono una strategia e un piano efficace: affidarsi alla buona sorte non è una opzione che possiamo adottare. In ballo c’è la salute dei lucani”.