Stabile l’indice Rt nazionale ad 1,16, resta alta l’incidenza a 7 giorni che fa segnare 264 casi ogni 100.000 abitanti.
In ben 13 regioni è stata superata la soglia critica sia per i ricoveri nei reparti di terapia intensiva che in quelli di area medica.
Le uniche novità attese dovrebbero riguardare il passaggio del Molise dalla zona rossa a quella arancione ed il potenziale passaggio dalla zona bianca alla zona gialla per la Sardegna che però, considerando quanto previsto dal decreto legge Draghi, se così fosse passerebbe comunque in arancione.
Questi gli esiti del monitoraggio della cabina di regia per questa settimana.
Tutte le Regioni attualmente in fascia rossa (Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Piemonte, Marche, Lombardia, Campania, Lazio, Trento, Puglia, Veneto e Valle d’Aosta) resteranno – ad esclusione forse del Lazio – nella zona con più restrizioni almeno fino a dopo Pasqua.
Sono infatti Regioni entrate in rosso la settimana scorsa che anche nella attuale mantengono uno scenario compatibile con quel colore.
La regola resta infatti quella della permanenza in rosso per due settimane prima di poter passare alla arancione grazie a dati compatibili con questa zona.
In zona arancione dovrebbero restare Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Molise, Bolzano, Toscana, Sicilia e Umbria.
A superare la soglia limite dell’incidenza dei 250 casi ogni 100.000 abitanti sono:
- Campania (305);
- Emilia Romagna (423);
- Friuli Venezia Giulia (468);
- Lombardia (329);
- Marche (338);
- Piemonte (352);
- Trento (298);
- Puglia (270);
- Veneto (264).
Nel dettaglio dal report dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) emerge:
“Si osserva un ulteriore aumento dell’incidenza a livello nazionale, che supera la soglia di 250 casi settimanali per 100.000, che impone il massimo livello di mitigazione possibile.
Nel periodo 12-18 marzo 2021 è risultata di 264 per 100.000 abitanti.
Resta fermo invece a 1,16, lo stesso valore della scorsa settimana, l’Rt nazionale.
Si osserva un peggioramento anche nel numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (13 Regioni/PPAA vs 11 la settimana precedente).
Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in forte aumento e sopra la soglia critica (36% vs 31% della scorsa settimana).
Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in forte aumento da 2.756 (09/03/2021) a 3.256 (16/03/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è arrivato alla soglia critica (40%) con un forte aumento nel numero di persone ricoverate: da 22.393 (09/03/2021) a 26.098 (16/03/2021).
Continua ad aumentare il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (54.964 vs 50.256 la settimana precedente).
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è28,2%. Invece, il 37,2% dei casi è stato rilevato attraverso la comparsa dei sintomi. Infine, il 20,5% attraverso attività di screening e per il 14,1% dei casi non era disponibile tale informazione”.