Le aziende del mobile imbottito sono strette nella doppia morsa dell’aumento vertiginoso dei prezzi delle materie prime e della concorrenza delle imprese asiatiche che hanno superato le restrizioni dovute al covid.
L’assessore alle Attività produttive del Comune di Matera, Giuseppe Digilio, ha scritto al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, per sollecitare l’attenzione sul fenomeno dell’aumento ingiustificato di alcune materie prime:
- legname (+35%);
- metalli (+50%);
- poliuretano (+ 45%);
- pellame (+15%);
- tessuto (+10%);
- plastica (+6%).
Scrive Digilio:
“Il comparto del mobile imbottito materano, costituito da aziende leader nel settore dell’arredamento, oltre a subire danni dalla forte instabilità dei mercati internazionali, si trova a dover gestire le conseguenze di ingiustificati aumenti di alcune materie prime di trasformazione.
Gli squilibri provocati sullo scenario economico mondiale hanno fatto registrare, a partire dal settembre 2020 fino alla data odierna, incrementi percentuali insostenibili dei prezzi delle materie prime impiegate nel processo produttivo del settore.
I rincari evidenziati sono riconducibili a diversi fattori concomitanti.
In particolare, le imbottiture e gli imballaggi, realizzati da derivati del petrolio, stanno risentendo dei prezzi imposti dalle compagnie petrolifere che operano di fatto in regime di oligopolio: il poliuretano ha fatto registrare nell’ultimo semestre ben sette aumenti progressivi”.