Afferma il consigliere di Fratelli d’Italia, Piergiorgio Quarto:
“Notizia positiva in tutti i sensi quella riportata con i dati Istat relativi alle esportazioni delle Regioni meridionali nel settore alimentare.
Riportare infatti un aumento complessivo del 7,4 per cento rappresenta un aspetto di estrema importanza, degno di nota e di riflessione.
Ancor più rilevante è il dato specifico ottenuto dalla Basilicata che può compiacersi di aver migliorato il proprio ‘fatturato’ di ben il 24,7 per cento, primato nazionale.
Ammirevole in un periodo decisamente difficile e problematico, per tutti i settori più importanti e nevralgici dell’economia lucana causa Covid ed effetti pandemici conseguire un risultato così lusinghiero.
Questo rappresenta motivo di ‘vanto’ per tutti noi operatori del settore agricolo.
Gli stessi esperti nazionali del settore segnalano che nel 2020 l’agroalimentare italiano ha esportato prodotti per un valore di 46,1 miliardi di euro, cifra notevolmente superiore rispetto a quella degli anni passati.
La dieta mediterranea con le sue peculiarità trionfa ovunque, molti prodotti italiani riescono ad avere il sopravvento su quelli delle altre nazioni solite concorrenti della nostra.
Si sono aperte nuove opportunità, con scenari operativi che contemplano nuovi mercati raggiunti con scarso successo in passato.
Il riferimento concreto è ai mercati dell’Europa dell’est da sempre ostici nell’accettare e consumare alimenti italiani.
Infatti i dati Istat testimoniano ancora una volta che le nazioni che prediligono le nostre produzioni sono la Germania e la Francia, leggermente inferiori anche se in aumento sono le cifre di prodotti nazionali venduti in Gran Bretagna, un dato che potrebbe riflettere in negativo anche le difficoltà determinate dal ‘fattore Brexit’.
Le cifre in aumento sul consumo all’estero dei prodotti italiani sono anche l’effetto di scelte mirate da parte dei consumatori, propensi per scongiurare il rischio di malattie e contagi ad affidarsi ad una alimentazione più sana e soprattutto più sicura nella provenienza dei prodotti stessi.
In Basilicata il considerevole aumento ottenuto nel consumo di prodotti indigeni all’estero rappresenta il giusto premio all’apparato organizzativo e operativo di associazioni di categoria come la Coldiretti che facendosi promotrice di proposte guidate sul territorio lucano e non, hanno rilanciato nel miglior modo possibile la campagna del mangiare sano, del mangiare bene.
A tal fine risulta significativa e lungimirante l’iniziativa della stessa Coldiretti che ha per oggetto la creazione e il ‘lancio’ del brand ‘io sono lucano’.
In conclusione i dati positivi non sono dovuti alla mera casualità, ma rappresentano la risultante di una qualificata progettazione e di piani di lavoro adeguati alle esigenze dei mercati”.