Possibilità di allentare le misure anti-contagio in alcune zone in relazione a un eventuale miglioramento dei dati, queste le direttive alla base del nuovo decreto Covid del Premier Draghi.
Approda in fatti oggi in Consiglio dei Ministri il provvedimento che deciderà come dovranno vivere gli italiani da dopo Pasqua a fine aprile.
E’ quanto sia apprende da fonti di Palazzo Chigi per cui sembra probabile l’entrata in vigore di provvedimenti che potrebbe portare allentamenti da “zona gialla”, da una certa data di aprile, probabilmente tra il 15 e il 20.
Tra questi anche la possibilità per i ristoranti di rimanere aperti a pranzo e la possibilità di consentire il consumo all’interno dei bar (vietate in zona arancione e rossa) e l’apertura per cinema e teatri.
Verso la conferma le misure anticipate come il ritorno a scuola dei bimbi di nidi, materne, elementari e prima media.
Le associazioni di categoria, intanto, premono per le riaperture e protestano contro il governo.
Paolo Santangelo, referente in Molise di “Mio Italia”, Movimento imprese ospitalità ha annunciato:
“Da mercoledì 7 aprile 1.200 ristoranti, pub, birrerie, pizzerie in tutta Italia apriranno a pranzo e a cena.
Non è una provocazione né un atto dimostrativo, ma una questione di sopravvivenza.
Di fronte al funerale certo di bar, ristoranti, pizzerie, pub il direttivo di Mio Italia domenica 21 marzo si è riunito per deliberare l’unica opzione possibile, una scelta obbligata: andare contro le norme e aprire, seguendo tutte le misure anti covid, ma aprire. A pranzo e a cena”.
Cosa ne pensate?