A Matera si torna a parlare di rifiuti.
Ecco quanto denuncia la Sottosezione Cai Matera “Falco Naumanni”:
“Serra Pizzuta, collocata a sud di Matera, è uno dei luoghi verdi, gradevoli e poco frequentati, ideali per fare una passeggiata o una pedalata lontano dai rumori della città.
Purtroppo da qualche tempo è diventata anche meta preferita di chi, noncurante delle regole civili, non trova di meglio che scaricare i propri rifiuti dove gli capita, in maniera abusiva e lontano da occhi indiscreti.
In realtà il luogo è tutt’altro che nascosto, in quanto si trova a margine di una strada sterrata, frequentata anche da visitatori che giungono da lontano al termine di un cammino durato diversi giorni.
Per ammirare un sito speciale, ritenuto uno dei tesori del Sud Italia: quella Matera antichissima, diventata prima Patrimonio mondiale dell’umanità e poi Capitale europea della cultura.
Ma, incredibilmente, ad accoglierli alle porte della città non trovano che un mucchio rifiuti.
La via Ellenica, versione salentina del Cammino Materano, dopo 280 chilometri da percorrere a piedi partendo da Brindisi, attraversando la bianca Ostuni, poi i meravigliosi borghi della Valle d’Itria, il paradiso naturalistico del Parco delle Gravine e quindi Montescaglioso (MT), riserva quale ultima tappa Matera.
La raggiunge da Sud, passando proprio da Serra Pizzuta, dove il paesaggio campestre è allietato da un lato da un’ampia pineta, dall’altro dal paesaggio murgiano.
Purtroppo non è l’unico luogo nei dintorni di Matera dove s’incontrano discariche abusive, nelle quali si trova di tutto: dai rifiuti domestici ingombranti ad arredi d’ufficio, a damigiane e lattine, a materiali di risulta.
Il fenomeno non è nuovo ma negli ultimi tempi sembra in preoccupante espansione.
Tutto ciò è l’effetto non solo dell’inciviltà di pochi, ma anche della mancanza di lungimiranza e di programmazione dell’Amministrazione comunale che ha scelto di eliminare i cassonetti, dove finiva di tutto, senza prevedere che quel tutto sarebbe stato in parte sversato in altri punti di raccolta estemporanei.
Un altro aspetto negativo del fenomeno è che se non si provvede in tempi brevi a rimuovere la discarica abusiva, questa cresce man mano che passano i giorni poiché qualcun altro pensa che la presenza di tanti rifiuti lo legittimi a scaricare i propri, aggravando il danno ambientale e paesaggistico.
La Sottosezione Cai Matera “Falco Naumanni” rivolge richiesta agli organi comunali – o altra istituzione competente – di provvedere al più presto alla rimozione delle discariche abusive sparpagliate in vari punti del territorio intorno alla città già segnalati sulla stampa locale (sulla strada per l’invaso di San Giuliano, sulla via alle spalle del Mulino Alvino che porta alle aie di Colangiuli, in contrada Aia del Cavallo, lungo la strada in contrada Pantano).
Inclusa la discarica sotto la collina di Serra Pizzuta: non vorremmo che diventasse un biglietto da visita della città decisamente sgradevole, considerato che la viabilità lenta è in forte crescita in Italia e offre anche a Matera l’opportunità di sviluppare un turismo ecosostenibile, che certamente potrà contribuire a rilanciare l’economia della città una volta che la l’emergenza sanitaria sarà finita.
Chiede inoltre all’Amministrazione comunale di affrontare seriamente il preoccupante fenomeno del deposito incontrollato di rifiuti e di cercare una soluzione efficace affinché vengano scoraggiati tali comportamenti ed evitata la formazione di altre discariche abusive”.