Cento ragazzi e ragazze della Basilicata decidono di aderire al Partito democratico.
Lo annunciano con un documento, intitolato “Noi ci siamo”, col quale rispondono all’appello del nuovo segretario nazionale Enrico Letta:
“A cosa serve non far nulla? A niente.
Non serve alla Basilicata. Una terra isolata dal resto d’Italia, devastata dalla disoccupazione e dalle carenze strutturali.
Una Regione dalle potenzialità immense, ridotta a vivacchiare e a elemosinare fondi per chiudere i bilanci.
Non serve a noi ragazzi. Una generazione costretta a scegliere se andarsene o resistere.
Una generazione orfana di politiche sociali e demografiche, abbandonata da anni ormai dalla classe dirigente regionale.
Il futuro della Basilicata è il futuro della nostra generazione.
E siccome nessuno ce lo regalerà, veniamo noi a prendercelo.
Dobbiamo fare la nostra parte e non ci sottraiamo a questa responsabilità.
Sappiamo che spetta a noi organizzarci e metterci al lavoro per una nuova politica regionale.
Il nostro impegno deve servire a rendere i giovani lucani protagonisti di una nuova fase.
Per questo, quando Enrico Letta chiede alle ragazze e ai ragazzi della nostra età di dare un contributo e alla politica di valorizzarlo, la nostra risposta è: «Noi ci siamo».
Serve coraggio, ma ce l’abbiamo. Aderiamo al Partito democratico, non perché sia facile ma proprio perché è una scelta ardita.
Con umiltà ma con determinazione intendiamo contribuire alla rifondazione del Partito in Basilicata, alla ricostruzione della sua proposta politica, alla rinascita di uno spazio indispensabile di partecipazione collettiva.
Chi ha la nostra età guarda all’avvenire e lo trova nuvoloso.
L’agenda politica del nuovo centrosinistra non può più ignorare i grandi problemi che minacciano il futuro della nostra generazione.
E in particolare dei ragazzi e delle ragazze della Basilicata. Il nostro partito deve tornare a interessarsi dell’occupazione giovanile, ancora bassa e precarizzata.
Deve combattere una grande battaglia contro l’isolamento e per le infrastrutture.
Deve immaginare un progetto politico che renda l’economia lucana più forte, più stabile, più equa: e per farlo dovrà affrontare gli snodi dell’emigrazione, dell’università, della salute.
Deve riprendere a proteggere l’ambiente lucano, perché è necessario aprire il dibattito sulla transizione ecologica, un tema strategico sul quale il centrodestra è palesemente inadeguato e che il centrosinistra non può continuare a ignorare.
Non siamo qui per occupare sedi. Siamo qui per assumerci la responsabilità delle nostre idee e cominciare un percorso che sentiamo nostro dovere avviare.
Siamo qui per lavorare insieme, con serietà, e per ridare alla Lucania un centrosinistra all’altezza della sfida del domani, anche e soprattutto con l’energia e con l’aiuto dei tanti giovani che già animano il PD lucano.
Noi ci siamo, per il PD e per la Basilicata!”.
I dettagli.