Matera: “Gravissima assenza di una visione degli interventi riguardanti i quartieri storici!”. La denuncia

Trasmettiamo le considerazioni della Segreteria Cittadina FdI Matera e di Angela Fiore, Responsabile del Dipartimento Cultura e Sassi di Fratelli d’Italia Matera, in merito all’approvazione del DUP dell’Amministrazione Comunale Bennardi.

La Segreteria Cittadina FdI Matera dichiara:

“Fratelli d’Italia Matera condivide a pieno le riflessioni, qui di seguito riportate, di Angela Fiore, responsabile del Dipartimento Cultura e Sassi, architetto e già assessore al ramo. E’ deludente constatare come nel DUP appena discusso ed approvato l’Amministrazione Comunale Bennardi abbia semplicemente riportato progetti ed obiettivi già frutto del lavoro della Giunta De Ruggieri, mancando di proposte nuove e di spirito di lungimiranza.

Il patrimonio storico, culturale e naturalistico della nostra città è tanto unico quanto estremamente fragile e le misure da mettere in campo per tutelarlo al meglio si presentano estremamente complesse.

Sicuramente si tratta di un impegno difficile da sostenere in questo periodo storico in cui, viste le restrizioni dovute alla pandemia, scarseggiano le risorse economiche per tutti i comuni italiani, non solo per il nostro.

Un amministratore avveduto però ha il dovere di stabilire le priorità e forse sarebbe stato il caso di dedicare più energie al nostro meraviglioso centro storico per poter fondare le radici della ripartenza economica post Covid di Matera anche sulla promozione di un turismo meno frugale ma sempre più stanziale.

Questo obiettivo non può prescindere da un percorso senza interruzioni che punti alla valorizzazione ed alla tutela del nostro immenso patrimonio culturale, storico ed architettonico”.

Angela Fiore aggiunge:

“Ascoltando con vivo interesse la presentazione del Documento Unico di Programmazione [DUP] del consiglio comunale del 9 aprile e in particolare i progetti dell’amministrazione per i quartieri storici di Matera: i Sassi, il rammarico ha sostituito l’interesse quando è emersa chiaramente la totale mancanza di obiettivi a medio e lungo termine, ad eccezione dei progetti già avviati dalla precedente amministrazione a valere della Legge 77  (“Revisione del Catasto Informatico dei beni Culturali”, l’Ampliamento del Catasto dei Beni Culturali ed Ambientali”, l’Archivio multimediale delle fonti storiche: grafiche, fotografiche, cinematografiche e documentali”) e poco altro.

Il DUP rappresenta lo strumento “politico” per definire la visione territoriale e programmatica che si vuole perseguire, “progettuale” in cui gli intenti politici diventano azioni e provvedimenti concreti in risposta alle attese e ai bisogni della comunità cittadina, “operativo” in cui si individuano gli obiettivi da perseguire con modalità e tempi di attuazione, “di riferimento” per il controllo e la verifica dello stato dei lavori avviati.

Senza linee programmatiche è impossibile assegnare risorse finanziarie e umane!

L’assenza di una visione d’insieme degli interventi riguardanti i quartieri storici di Matera è gravissima!

Matera è diventata nel 1993 patrimonio Unesco e nel 2019 Capitale Europea della cultura grazie all’unicità dei Rioni Sassi, rara espressione di architettura sottrattiva.

Lo sviluppo e la valorizzazione del nostro patrimonio storico non si meritano le giuste e opportune attenzioni?

Non si dovrebbero perseguire politiche di tutela del territorio e di supporto nei confronti dei concittadini che, investendo impegno e risorse, hanno contribuito alla crescita economica e culturale della nostra Città?  Non si sentiva proprio il bisogno di un’Amministrazione miope e incapace di programmare il futuro; continuando così si rischia di condurre definitivamente nell’oblio il nostro orgoglio europeo. Ciò premesso, con spirito acritico e propositivo si evidenziano nel seguito alcune tematiche, forse dimenticate, inerenti la Pianificazione e la Gestione del Territorio con l’auspicio che possano essere stimolo di approfondimento per l’amministrazione e la cittadinanza tutta.

L’amministrazione potrebbe avviare il progetto rimasto inattuato relativo agli “interventi di pulizia straordinaria nel sito UNESCO – I Sassi di Matera”. Si tratta di un finanziamento di circa 60.000 euro da utilizzare per la pulizia straordinaria degli immobili nei Rioni Sassi che sono gravati dalla presenza di rifiuti di ogni genere e tipo.

Tenuto conto che in bilancio sono stati stanziati fondi insufficienti a tale scopo, perché non approfittare di quest’opportunità per migliorare il decoro e l’immagine turistica dei Rioni Sassi a beneficio dei residenti e dei turisti che presto torneranno ad affollare le strade della città?

All’amministrazione spetta il compito di presentare nuovi progetti a valere della Legge 77 presso il MiBac per intercettare risorse finanziarie, utili al recupero e risanamento dei Rioni Sassi e di aggiornare contemporaneamente il Piano di Gestione “I Sassi e il Parco delle chiese rupestri di Matera 2014 – 2019”.

Documento strategico e di coordinamento operativo che definisce gli obiettivi da conseguire e che provvede alla individuazione delle relative azioni e delle modalità attuative da intraprendere. Da qui si evince l’importanza del Documento Unico di Programmazione, l’assenza di scelte politiche determina la relativa carenza dei piani attuativi e operativi!

Consapevole che gli antichi rioni hanno vissuto un momento di rinascita a partire dal 1986 con la Legge 771, esempio virtuoso che ha visto tutte le forze politiche unite nella sua approvazione, l’amministrazione, ente gestore del patrimonio demaniale, deve riprendere le necessarie interlocuzioni, da anni interrotte, per rifinanziare i programmi biennali e continuare a drenare fondi pubblici per la valorizzazione del nostro cospicuo patrimonio.

L’obiettivo è far tornare i Sassi ad essere luogo di cittadinanza e accogliere i turisti non come consumatori, ma come “cittadini temporanei”, responsabilizzandoli verso un luogo magico che racconta anni di storia.

È importante lavorare affinché la residenzialità non venga penalizzata a favore di attività consumistiche e d’immagine, al contrario favorire attività di vicinato, artigianali, imprese culturali e ricreative che portino nuova linfa economica e culturale alla città.

L’amministrazione, a differenza di altre, gestisce la maggior parte del patrimonio demaniale dei Rioni Sassi e quindi può regolamentare, attraverso politiche mirate, la destinazione d’uso degli immobili e vigilare per evitare lo scandalo dell’occupazione e la vandalizzazione degli immobili in attesa di assegnazione.

Che dire della gestione delle antenne televisive, parabole e condizionatori presenti nel centro storico che deturpano il paesaggio, argomento caro al consigliere Materdomini quando era in minoranza e che si spera continui ad esserlo anche al Presidente di Consiglio dell’attuale amministrazione.

Chiaramente le tematiche delle politiche per il Territorio sono tantissime e possono essere affrontate solo attraverso una chiara visione di insieme e una lungimirante programmazione”.