Dichiara l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, a margine della seconda riunione operativa tenuta ieri pomeriggio con i dirigenti, i funzionari degli Uffici competenti per materia, i consulenti del Dipartimento, l’amministratore e il direttore della SEL:
“In accordo con il Presidente Bardi proporrò nella prossima seduta della Giunta regionale il programma di implementazione del Centro Nazionale di Alta Tecnologia Ambiente ed Energia dove coniugare la ricerca scientifica con la ricerca applicata, in una regione che presenta tutte le condizioni ottimali per lo sviluppo di alta tecnologia che utilizzi in maniera sostenibile le risorse di cui siamo ricchi, dall’acqua al petrolio, dai parchi all’agricoltura, senza disperdere l’identità del paesaggio lucano.
È già il secondo incontro che effettuiamo sulla possibilità di un hub per l’idrogeno in Basilicata, viste le potenzialità della nostra regione sia per la produzione che per lo stoccaggio dell’idrogeno.
In questo incontro, al quale ha partecipato anche la SEL, abbiamo analizzato più nel dettaglio le possibilità di produzione sia dell’idrogeno grigio che del blu e soprattutto del verde, potendo la Basilicata contare sul gas naturale a bocca di pozzo dalle ditte esercenti l’attività estrattiva, in un’ottica più ampia che comprende la sperimentazione nel campo delle rinnovabili.
Il ragionamento che vogliamo fare è a tutto tondo, anche in considerazione del fatto che ci apprestiamo a predisporre il nuovo Piano Energetico.
Vogliamo coniugare questi temi con le altre grandi risorse della regione ossia l’acqua, cosiddetto oro blu, e il green, con la copertura forestale dei nostri territori montani, con la potenzialità di biomasse dagli alvei fluviali e dai sistemi dei canali di bonifica ed irrigazione.
In altre parole non vogliamo fermarci alle possibilità dell’idrogeno.
Pertanto, con gli Uffici stiamo valutando la candidatura della Basilicata per il Centro Nazionale di Alta Tecnologia Ambiente ed Energia previsto nel PNNR nell’ambito del potenziamento delle strutte di ricerca e creazioni di campioni nazionali e R&S, in considerazione del fatto che la nostra regione rappresenta di fatto già un hub energetico di eccellenza dove il connubio ambiente e sviluppo supporta le scelte di medio e lungo periodo della politica economica ambientale.
Si tratta di una grande opportunità di ulteriore crescita che permetterebbe di creare nuove professionalità e posti di lavoro, nuovi percorsi di ricerca, che rafforzerebbero la missione della nostra Università e degli altri Centri di Ricerca operanti sul territorio”.