Sono trascorsi più di 28 mesi (29 gennaio 2019) dall’eccezionale movimento franoso che ha interessato il territorio del Comune di Pomarico ponendo il territorio in uno stato di emergenza e causando notevoli danni a diverse abitazioni alcune delle quali, in seguito, crollate, inagibili e inabitabili.
Nonostante lo sgombero di molti degli edifici interessati dalla frana, ad oggi i proprietari degli immobili si ritrovano -loro malgrado- a dover pagare fatture per consumi inesistenti e da oltre due anni, anche per le utenze riferibili a tali immobili.
Nell’aprile 2020, il Consiglio dei Ministri, oltre a stanziare un importo per la realizzazione degli interventi finalizzati al superamento del contesto di criticità, ha previsto -con una ordinanza di protezione civile- il regolare subentro nella gestione delle risorse della Regione Basilicata che, solo a seguito di diversi solleciti (anche da parte dell’Associazione difesa consumatori e ambiente – Adiconsum), ha formalizzato ad aprile 2021 la richiesta della sospensione delle bollette ancora incombenti sugli sgomberati della frana di due anni fa.
Al fine di porre all’attenzione del governo la situazione della cittadina di Pomarico, in sede di esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, (decreto “Sostegni” già approvato dal Senato) recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali connesse all’emergenza da COVID-19, il deputato Cillis (M5S) ha presentato un OdG -accolto come raccomandazione- redatto con la collaborazione del portavoce regionale Perrino (M5S), per impegnare il Governo a prevedere, con appositi interventi di carattere normativo, alla sospensione delle fatture di luce, gas e acqua, già prevista per gli eventi sismici e da estendere anche per gli eccezionali eventi franosi di natura idrogeologica.