Raggiunto l’accodo sul Greenpass, il certificato verde che fungerà da passepartout una volta in vigore (per spostarsi tra regioni di colore diverso, ma anche per partecipare a eventi, convegni, eventi civili e religiosi) tra Parlamento europeo e il Consiglio europeo.
In realtà il passaporto vaccinale si chiamerà Eu Digital Covid Certificate.
L’accordo è stato raggiunto in tempi record sulla proposta che la Commissione europea aveva avanzato lo scorso marzo.
Ora, per l’approvazione finale, l’accordo dovrebbe essere portato al Coreper, il comitato degli ambasciatori degli Stati membri in Ue.
Il regolamento entrerà in vigore dal 1° luglio 2021 e vi resterà per un anno.
Il relatore, Juan Fernando Lopez Aguilar, in una conferenza stampa seguita al raggiungimento dell’accordo, ha detto:
“Abbiamo raggiunto un compromesso politico che dovrà essere ratificato nella prossima plenaria. Entrerà in vigore il 1° luglio.
Il Consiglio non ha mostrato inizialmente volontà di compromesso con il Parlamento europeo, che dall’inizio dell’emergenza ha avuto l’obiettivo di rilanciare Schengen e la libertà di movimento.
Abbiamo raggiunto un compromesso in tutti gli articoli.
Volevamo che il Consiglio sapesse che le nostre preoccupazioni erano fondate.
E che i tre requisiti (vaccino, test sierologico, tampone) dovessero essere accessibili a tutti”.
Sul profilo Twitter del Parlamento europeo si legge:
“Abbiamo un accordo!
Il Parlamento, il Consiglio e la Commissione hanno raggiunto un’intesa sulla proposta per un Certificato europeo Covid digitale, che renderà più facile e più sicuro viaggiare in tempi di pandemia”.
La commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, ha aggiunto:
“Accolgo positivamente l’accordo politico raggiunto dal Consiglio e dal Parlamento.
Si tratta di un passo importante verso la ripartenza della libertà di movimento nel modo più sicuro possibile, assicurando certezze ai cittadini”.