Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervistato da Skytg24 ad ampio raggio sulle novità che riguardano la scuola stabilite ieri dal governo:
“Abbiamo cominciato a delineare i nuovi concorsi, saranno uno all’anno, regolari, in modo che sia possibile per tutti anche programmare le proprie attività.
Lavorare sugli insegnanti è fondamentale, abbiamo cominciato a delineare una prima immissione, a questa seguiranno altri interventi ma soprattutto abbiamo stabilito la possibilità di assumere 70mila persone.
Questo è un tema che noi abbiamo chiaro, lo abbiamo chiarissimo, gli studenti non è che aspettano che siano tutti in ruolo, gli studenti aspettano di avere tutti gli insegnanti a scuola.
Noi abbiamo anticipato e stiamo anticipando il tempo per l’entrata in ruolo alla fine di luglio e quindi avremo tutto il mese di agosto per fare le supplenze però sulle supplenze voglio fare una considerazione: noi abbiamo un problema, in molti settori c’è un problema di insegnanti, di materie specifiche e quindi anche il tema della formazione diventa fondamentale”.
Risponde così il ministro dell’Istruzione Bianchi alla domanda sul fatto che, se da un lato ci sarà un concorso per 70mila insegnanti, dall’altro le cattedre vacanti sono stimate in 110mila:
“Non soltanto stiamo lavorando e stiamo lavorando bene perché al primo di settembre tutti siano ai loro posti di lavoro ma stiamo lavorando anche in una prospettiva per permettere che tutti coloro che devono entrare dentro la scuola abbiano una preparazione adeguata e corrispondente esattamente alla richiesta perché quando diciamo concorsi, ricordo che ci sono 130 concorsi paralleli, quelli per la matematica, quelli per l’italiano.
E’ una macchina intera che stiamo disegnando con grande vigore e all’interno di una prospettiva che stiamo condividendo con le forze sindacali”.